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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

No alla Vara, sì al Don Giovanni D'Austria: è scontro sulla “disparità di trattamento”

La consigliera comunale del MoVimento 5 Stelle, Cristina Cannistrà: “Lo screzio fra uno dei rappresentanti del Comitato storico Vara e l’assessore alla Cultura epilogo di una situazione molto tesa che si trascina da settimane. L'amministrazione faccia chiarezza”

No alla Vara, o quantomeno a manifestazioni collaterali nel rispetto delle prescrizioni legate all'emergenza Covid. Sì invece alle iniziative per l'evento dello sbarco di Don Giovanni D'Austria.

Una “contraddizione” che sta creando più di una polemica. A chiedere di verificare la disparità di trattamento anche la consigliera comunale del MoVimento 5 Stelle, Cristina Cannistrà.

“Quanto accaduto ieri in Commissione Cultura rappresenta una brutta pagina per la nostra città.  Lo screzio fra uno dei rappresentanti del Comitato storico Vara, Franz Riccobono l’assessore alla Cultura Enzo Caruso è l’epilogo di una situazione molto tesa che si trascina da settimane - si legge in una nota della pentastellata -   L’amministrazione già da tempo ha deciso di non dialogare più con il Comitato e avevo promosso questo incontro in Commissione Cultura per trovare un punto di accordo, visto che negli anni l’organizzazione della Vara ha sempre funzionato a prescindere dalle varie Giunte che si sono susseguite negli anni”. 

Secondo Cannistrà l’obiettivo di questo incontro era quello di ricucire questo inspiegabile strappo ed ascoltare le proposte del Comitato Vara per realizzare alcuni eventi collaterali, vista l’impossibilità di organizzare la tradizionale processione del 15 agosto. In particolare, era stato chiesto di coniare una moneta, installare dei gagliardetti nel percorso dell’Assunta, preparare un cartellone e mettere in esposizione in alcuni spazi di Palazzo Zanca i pezzi della macchina votiva. Inoltre, in Commissione ho fatto presente che il Circolo Filatelico Peloritano chiede di inviare una lettera al Ministero dello Sviluppo Economico affinchè si possa fare un francobollo in onore della Vara e dei Giganti di Messina. 

L’amministrazione comunale, purtroppo - continua la nota -  non ha voluto dare risposte concrete a queste proposte che potevano simbolicamente dare un bel segnale, pur in mancanza della processione, come del resto è stato già fatto in tante altre città in questo periodo. E’ importante sottolineare che l’assessorato alla Cultura, però, sta contestualmente organizzando senza alcun intoppo l’evento dello sbarco di Don Giovanni d’Austria, investendo fondi per oltre 9 mila euro. Questo suscita molte perplessità vista l’evidente disparità di trattamento fra le due manifestazioni. E’ facile da comprendere il perché, visto che il presidente dell’Associazione promotrice è stato fino a qualche tempo fa proprio l’attuale assessore Caruso. Bisogna assolutamente chiarire questa vicenda. La situazione che si è venuta a creare tra l’amministrazione, che decide di alzare un muro al dialogo e confronto, e il comitato non fanno bene alla città - conclude la consigliera comunale -  ricordando che questo evento ha l’obiettivo di unire i messinesi attorno alle nostre tradizioni ed è un momento di aggregazione che richiama molti spettatori, bene sarebbe avviare attività alternative. La città ha bisogno di serenità e unità”.

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