L'emergenza rifiuti nelle case dei malati Covid, i ritardi nel caricamento dei dati dei positivi nella banca dati dell'Asp ma anche la vicenda della dottoressa Laquidara trasferita alle Eolie dopo i servizi giornalistici sui posti letto all'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto e poi reintegrata nonchè l'inquietante vicenda dell'appalto di dieci milioni che avrebbe portato alla sospensione della dottoressa Catena Di Blasi e segnalato dal sindaco Cateno De Luca in una delle sue dirette Facebook. Una storia dai contorni ancora tutti da chiarire con esposti in procura che MessinaToday ha raccontato nel dettaglio il 25 gennaio.

Il deputato di Sicilia Vera Danilo Lo Giudice lo ha definito “caso Messina”, e non sarebbe il primo finito nel nulla al'ombra di vicende che si intrecciano con la sanità. Il duro intervento stamani al dibattito in Assemblea regionale dopo le comunicazioni dell'assessore alla Salute Ruggero Razza.

La sospensione della direttrice Di Blasi e l'appalto da 10 milioni

Lo Giudice ha elencato le tante criticità che hanno creato in città  “una situazione disarmante e disastrosa sotto ogni punto di vista, di fronte alla quale mi sarei aspettato che
l’Assessore desse qualche spiegazione, fornisse ai cittadini qualche indicazione sulle soluzioni che saranno adottate. Alla base dei problemi, per il deputato di Sicilia Vera, “c’è una situazione di “confusione sovrana, che non indica alcuna responsabilità, su cui l’Assessore non fornisce alcun chiarimento. Io non voglio additare responsabilità ma voglio che la situazione in città a Messina migliori, non dico alla perfezione ma almeno a livelli di civiltà”.

Lo Giudice ha concluso invitando l'assessore ad interventire:  “Lei non può stare a guardare - ha detto Lo Giudice rivolto a Razza – ma deve dare risposte concrete e dare soluzioni ai problemi.”