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Covid, scatta l'operazione verità: l'Antimafia vuole tutti i dati su appalti e assunzioni

Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente dell'Antimafia siciliana, Claudio Fava al termine dell'audizione del dirigente generale della Pianificazione strategica, Mario La Rocca. “"Le risposte ci sono sembrate piuttosto vaghe, è come se ci fosse un gioco delle parti, uno scaricabarile di responsabilità”

Dagli appalti alle consulenze, dalle assunzioni ai dati sulle gare.

La commissione Antimafia dell'Assemblea regionale siciliana accende i riflettori sulla gestione della pandemia in Sicilia. L'organismo parlamentare ha presentato una richiesta formale alla Cuc, all'assessorato regionale alla Sanità, alla Protezione civile e al presidente della Regione per conoscere i dati relativi ai bandi, alle gare d'appalto, alle procedure per beni e servizi, per il potenziamento della rete ospedaliera, per le consulenze.

Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente dell'Antimafia siciliana, Claudio Fava. "Una spesa - dice - su cui la preoccupazione è che ci siano pochi controlli e criteri di elargizione troppo laschi. E' uno dei capitoli su cui si gioca la credibilità di questa Regione, dove spesso la spesa è stata piegata ad altri fini". 

Fava assieme a Nello Dipasquale, Roberta Schillaci, Antonino De Luca, Giorgio Assenza, Margherita La Rocca Ruvolo e Nicola D’Agostino insistono sulla necessità di un’operazione verità, al termine dell'audizione del dirigente generale della Pianificazione strategica, Mario La Rocca.

"Le risposte ci sono sembrate piuttosto vaghe, è come se ci fosse un gioco delle parti, uno scaricabarile di responsabilità su alcuni passaggi che non sono stati ben registrati in questi mesi sul tema della sanità. Tra Cuc, assessorato e Cts, ciascuno rinvia la palla nel campo dell'avversario per cui alla fine la sintesi è che questi dati restano numeri abbastanza astratti non sempre legati alla realtà".

Un faccia a faccia, quello con i parlamentari della commissione, durante il quale sono stati affrontati diversi temi dal ruolo del Cts agli appalti in sanità, dall'emergenza pandemica alla gestione dei dati Covid.  "La Cuc non funziona - dice Fava - e non si comprende se ci sia la volontà politica di farla funzionare, cioè di metterla al servizio di una gestione trasparente ed efficace della spesa pubblica e degli appalti. Siamo di fronte a una struttura priva della governance e delle risorse umane necessarie per poter far fronte alla sua missione istituzionale". 

Fava punta il dito contro "un sistema della spesa pubblica della sanità oggi affidato alle proroghe di vecchi affidamenti in una regione cui ci sono aziende sotto indagine per reati particolarmente gravi che continuano a gestire appalti per centinaia di milioni perché la Cuc non è stata capace di affrontare questo nodo".

Fonte: adnKronos

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