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"Non firmo più atti alla Città Metropolitana": De Luca marcia e guida la protesta di una sessantina di sindaci

Su 108 amministratori più della metà ha preso parte alla manifestazione organizzata da Cateno De Luca per salvare dal fallimento l'ex Provincia. Un centinaio i sostenitori in corteo nonostante gli appelli. Consegnata la fascia azzurra al vicario Musolino, il prefetto Librizzi era fuori sede

"Da domani non firmerò più atti alla Città Metropolitana": con una sessantina di sindaci e vice alle spalle e poche centinaia di sostenitori Cateno De Luca apre una nuova fase di protesta all'ex Provincia dopo quelle dei mesi scorsi. Oggi la marcia della dignità organizzata dal primo cittadino con partenza da piazza Antonello e arrivo a Palazzo del Governo. Lì De Luca ha consegnato la fascia azzurra al vicario del prefetto, Carmelo Musolino. Il prefetto Maria Carmela Librizzi era fuori sede. De Luca - da costume - ha parlato per tutto il tragitto con microfono in mano e segnalando i nomi dei sindaci presenti e delle organizzazioni come Cisl, Csa e Conservatorio Corelli. Unico deputato nazionale a partecipare Nino Germanà di Forza Italia e il sindaco di Santa Teresa Riva Danilo Lo Giudice che è anche parlamentare siciliano. Tra i sindaci a reggere lo striscione Roberto Materia di Barcellona Pozzo di Gotto e Mauro Aquino di Patti.

"Abbiamo ricevuto solo proposte da non prendere in considerazione per salvare la Città Metropolitana - ha gridato De Luca attaccando il sottosegretario Alessio Villarosa - i 100 milioni di euro regionali servono per investire, da domani non firmerò più atti, non sono nelle condizioni di farlo senza risorse vere, mi sento mortificato". 

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