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Decentramento negato, M5Stelle: “Servizi scadenti e inefficaci, a danno di cittadini e periferie”

I consiglieri Fusco e Cannistrà interrogano il sindaco sulla mancata attuazione di quanto previsto dal Regolamento approvato a dicembre 2019: “Palesi inadempienze da parte dell’Amministrazione, che alimentano il malcontento”. Montemare e Kalonerò ad esempio...

"A distanza di dieci mesi dall’approvazione del Regolamento Amministrativo, le determinazioni della Giunta hanno comportato e continuano a comportare l’erogazione di servizi scadenti, inefficienti e inefficaci, a danno di tutta la cittadinanza”. Parole dei consiglieri del M5s Cristina Cannistrà e Giuseppe Fusco, firmatari di un’interrogazione al sindaco Cateno De Luca sulla mancata attuazione di quanto previsto dal Regolamento per il Decentramento funzionale delle Municipalità, adottato dal Consiglio comunale l’11 dicembre del 2019.

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Numerose le problematiche elencate dai consiglieri, fra le quali:  la mancanza di un efficiente “front office” al quale possono rivolgersi i cittadini per tutto ciò che riguarda il territorio (manutenzione strade, illuminazione, viabilità, sport, etc…); carenza di stumenti operativi nei Consigli delle Municipalità, contravvenendo a quanto previsto dagli articoli 20 e 22 del Regolamento; disservizi agli utenti, con particolare riferimento ai meno abbienti e agli anziani, “che con enorme dispendio di tempo e risorse devono rivolgersi alla sede centrale per la richiesta atti, per l’erogazione di servizi e per le richieste di intervento”.

“Il decentramento – commenta Fusco - è l’unico modo per avvicinare e rendere partecipi i cittadini alla gestione della res pubblica. Eppure, malgrado le rassicurazioni da parte dell’Amministrazione e dell’assessore Dafne Musolino, a tutt’oggi persistono palesi inadempienze rispetto ai servizi che devono essere erogati nelle Municipalità e alla dotazione degli strumenti operativi”.

“Il mancato decentramento amministrativo – spiega Cristina Cannistrà, che cita i casi “Montemare” e “Kalonerò” - è da imputare esclusivamente a questa Amministrazione, che contravvenendo ai principi del “decentramento partecipativo” ha dato adito a specifiche richieste di referendum per la costituzione di comuni autonomi, sia da parte di comitati di cittadini che direttamente dal Consiglio della I Municipalità”. 

Sotto la lente dei consiglieri, inoltre, la mancata erogazione, da parte delle Municipalità, di numerosi servizi obbligatori, fra cui: anagrafe e stato civile, compresa l’autentica delle firme e dei documenti; rilascio autorizzazioni e concessioni di occupazione suolo pubblico a titolo gratuito, secondo regolamento vigente; accesso ai servizi sociali di pubblica istruzione e sportivi; U.R.P.; sportello per conto di società partecipate.

“In considerazione del fatto che l’assetto organizzativo delle Municipalità deve essere adeguato alle esigenze del decentramento, dei servizi offerti all’utenza, alle dimensioni del territorio e al numero dei residenti, – prosegue Fusco – chiediamo inoltre di sapere dettagliatamente di quale personale e di quali risorse siano state dotate le Municipalità per l’efficace espletamento delle funzioni previste nel regolamento”.

“Oltre ai servizi obbligatori sopra indicati – conclude Cannistrà – chiediamo inoltre all’Amministrazione di valutare l’opportunità di attivare altre funzioni di sportello (per pagamento tributi, contravvenzioni e Cosap) e soprattutto uno sportello che raccolga segnalazioni e reclami dei cittadini sul funzionamento dei servizi”.

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