Torrente Mela, la Lega torna ad attaccare De Luca
L'ultima diretta social dell'ex sindaco metropolitano con il collega Basile ha scatenato la reazione degli alleati della campagna elettorale 2022
Ancora critiche dai consiglieri comunali della Lega al leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca, segno che le polemiche non si sono esaurite tra il gruppo vicino al senatore Nino Germanà e l'ex sindaco di Messina nonostante l'alleanza durante la campagna elettorale delle comunali 2022.
"Ennesima “toccante” diretta Facebook di Cateno De Luca in compagnia del sindaco di Messina Federico Basile - si legge nella nota dei consiglieri Lega Cantello, Centofanti, Restuccia, Rotondo e Villari - è il turno delle problematiche relative al territorio su cui ricade il Torrente Mela a tenere banco oggi nello spazio social a cui l’onorevole De Luca ci ha abituati. Alla cittadinanza, afflitta da questo annoso e delicato tema, che mette a repentaglio la sicurezza e l'economia di cittadini e delle imprese, poco importa del gioco delle responsabilità perché loro ancora oggi attendono risposte concrete volte alla risoluzione del problema. Sicuramente sono state adottate scelte sbagliate - continuano - ma le responsabilità ricadono a cascata su tutti, l'onorevole Cateno De Luca, però, abituato a proteste eclatanti mirate a difendere il "proprio elettorato", oggi rappresenta un concentrato di responsabilità.Doveroso porre un interrogativo: Perché quando ha compreso di essere stato estromesso dai tavoli in cui si stavano adottando provvedimenti dannosi per la popolazione, non si è premurato ad agire con azioni clamorose? Forse perché in quel dato momento storico non erano in divenire imminenti sfide elettorali? La Città Metropolitana, Cateno De Luca unitamente al Sindaco Federico Basile avrebbero dovuto vigilare e intervenire tempestivamente".
La Lega oggi, a cui fa capo il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, chiede a gran voce l’intervento di tutte le forze politiche e dei tecnici, affinché si battano a difesa di tutti gli abitanti che risiedono nell’area in cui ricade il Torrente Mela. "Un coro unanime a sostegno dei sindaci delle comunità colpite oggi, vittime utilizzate come capri espiatori - concludono - e non invece carnefici a dispetto di quanto si voglia far credere al solo scopo di cavalcare la conquista di facili consensi in vista delle prossime, ormai alle porte, competizioni elettorali".