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De Luca convocato dalla Corte dei Conti, ritiro delle dimissioni per ripresentarle dopo 24 ore

Il primo cittadino chiamato in audizione l'otto febbraio dai giudici contabili sul Piano di riequilibrio ha deciso di rinviare al 13 febbraio l'addio all'amministrazione comunale

Ancora un colpo di scena sulle dimissioni del sindaco De Luca. L'ennesimo. Per la convocazione l'otto febbraio in Corte dei Conti sulla rimodulazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale il primo cittadino ha deciso di revocare il suo addio da Palazzo Zanca per poter prendere parte all'audizione. Con le attuali dimissioni operative dal 6 febbraio non avrebbe potuto partecipare. De Luca ha annunciato in diretta social che ripresenterà le dimissioni nuovamente tra 24 ore per renderle operative il 13 febbraio e non più il 6 del prossimo mese. De Luca ritiene fondamentale l'appuntamento dai giudici contabili per chiarire le criticità riscontrate nella manovra pluriennale. 

Piano di riequilibrio, le critiche della Corte dei Conti

Nell'aprile scorso la commissione del ministero degli Interni aveva dato l'ok al Piano di Riequilibrio del Comune chiamato "Salva Messina", un piano fino al 2033 che dovrà tagliare debiti ridotti di centinaia di milioni di euro secondo quanto era stato affermato dal sindaco De Luca rispetto ai cinquecento iniziali quando la nuova giunta si era insediata nel 2018. Il "SalvaMessina" era stato approvato a maggioranza dal Consiglio comunale. Nel dicembre scorso la Corte dei Conti aveva invece risposto sollecitando verifiche ai conti messi in campo dall'amministrazione De Luca perché l'atto presenta numerose criticità e perplessità come su riscossioni, debiti fuori bilancio, riduzione delle spese correnti. 

 De Luca consegna le dimissioni, operative il 6 febbraio

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