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Disservizi Asp, Cardile: "Discussi anche in consiglio comunale, il sindaco ci ha ferito"

Il presidente dell'Aula attacca il primo cittadino che avevo accusato di omertà i consiglieri sulle problematiche dell'Azienda Sanitaria Provinciale

Il 2020 si chiude anche con un botta e risposta tra il sindaco Cateno De Luca e il consiglio comunale. Terreno di scontro è la gestione dell'Asp che, secondo il primo cittadino, non sarebbe stata trattata dall'Aula. De Luca ha addirittura accusato i consiglieri di "omertà in un clima di mafiosità" proprio per la mancata, a suo dire, analisi circa le problematiche legate all'Azienda Sanitaria Provinciale in tema di Covid-19.

Parole pesanti che il presidente del consiglio comunale, Claudio Cardile, rispedisce al mittente smentendo di fatto lo stesso De Luca. “Le ennesime astruse dichiarazioni di ieri del sindaco De Luca durante una delle sue tante dirette facebook - precisa Cardile -  fanno male al Consiglio Comunale che mi onoro di rappresentare. Aver detto che questo civico consesso non abbia fatto nulla in merito agli evidenti disservizi dell’Asp è falso, pretestuoso e grave. Lo dimostrano le diverse riunioni di commissione sull’argomento, anche alla presenza dei vertici Asp, l’ultima delle quali si è tenuta giorno 18 dicembre scorso. Guarda caso, proprio in quest’ultima riunione, concordata anticipatamente con il primo cittadino, l’assenza più importante è stata proprio quella del Sindaco De Luca, impegnato in una diretta facebook. Il consiglio comunale è abituato ad affrontare le questioni e denunciare i disservizi nei luoghi istituzionali e non attraverso i social network. Quindi è evidente che questo Consiglio  critica fortemente i disservizi dell’Asp e non ha paura di renderli pubblici. Sono altresì evidenti le gravi responsabilità del governo regionale su questo tema, nonché la grave disorganizzazione dell’Asp. Pertanto è chiaro che qualcuno deve intervenire per risolvere il problema anche tagliando qualche testa, se è il caso".

Cardile punta poi il dito contro il linguaggio utilizzato dal primo cittadino. "Non sono comunque condivisibili i metodi che mettono alla berlina persone in pubblica piazza. Dispiace signor Sindaco, ma non vedrà mai la presidenza del consiglio comunale di Messina mandare "aff……" nessuno in diretta facebook (è evidente che si utilizzano metodi differenti). Ma le parole che hanno ferito di più questa presidenza sono quelle con cui lei ha definito i consiglieri comunali 'omertosi in un clima di mafiosità'. Questo non può essere accettato e simili accuse le respingo al mittente, invitandola, se ha degli elementi certi, a riferirlo nelle sedi opportune. Qui nessuno nasconde nulla e come è stato detto sopra, nelle sedi istituzionali questo Consiglio ha denunciato pubblicamente i disservizi dell’Asp, con diversi consiglieri di vari schieramenti che non le hanno di certo mandate a dire ai vertici aziendali, anche singolarmente.  È evidente dunque che il sindaco abbia preso un abbaglio su questa vicenda e che il Consiglio Comunale non abbia mai nascosto i disservizi di un’ASP inadeguata a gestire questa fase gravissima dell’emergenza in cui vi sono famiglie segregate in casa per l’impossibilità di ricevere un tampone, o famiglie sommerse dalla spazzatura perché nessuno va a rimuoverla, o ancora la mancanza assoluta di tracciamento dei contagi".

Il presidente del civico consesso si rivolge direttamente al sindaco: "se lei come massima autorità sanitaria locale, per ragioni che esulano purtroppo dalla sua volontà di migliorare le cose che io e tutti i colleghi le riconosciamo, non riesce ad incidere come vorrebbe, non si scagli contro l'ennesimo "nemico" o capro espiatorio da trovare, piuttosto mediti su come, Iinsieme, possiamo incidere istituzionalmente a garanzia della salute dei nostri concittadini. Buon anno”. 

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