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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Gas pericolosi a Vulcano e dissesto idrogeologico, otto milioni in arrivo

Le ultime deliberazioni delle protezione civile nazionale a seguito delle alluvioni di ottobre e novembre. Il deputato Saitta: "Faranno fronte alle prime emergenze"

Le ultime deliberazioni delle protezione civile nazionale riportano per la Sicilia – a seguito delle alluvioni di ottobre e novembre – la dichiarazione dello stato di emergenza per 12 mesi nel territorio delle province di Agrigento, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani. Per far fronte alle esigenze più immediate sono stati stanziati 6 milioni di euro a carico del Fondo per le emergenze nazionali. Inoltre è stato dichiarato lo stato di emergenza, per un periodo di sei mesi, in conseguenza delle elevate concentrazioni in aria dei gas vulcanici CO2, SO2 e H2S rilevate nel territorio dell’isola di Vulcano, ricompresa nel comune di Lipari, in provincia di Messina. Per le esigenze più immediate, è stata stanziata la somma di 2 milioni di euro a carico del Fondo per le emergenze nazionali.

Il deputato nazionale M5S Eugenio Saitta ha commentato: “I fondi stanziati dal governo per la Sicilia, complessivamente 8 milioni di euro, per far fronte alle prime emergenze rappresentano un primo e importante aiuto per il territorio. Se da una parte il governo nazionale si dimostra attento e celere dall’altra chiediamo alla Regione di fare con efficienza la propria parte. Quindi si proceda alla conta dei danni e soprattutto si proceda alla spesa per la messa in sicurezza del territorio. Ancora ci sono fondi non spesi riguardanti l'alluvione del 2018 e auspico l’intervento  a supporto della protezione civile nazionale”.

“In questo senso ho avuto un colloquio istituzionale – con il vice ministro Cancelleri e tutti i parlamentari pentastellati – con il capo della protezione civile nazionale Curcio e abbiamo convenuto sulla necessità di far presto per la messa in sicurezza del territorio. Lo stato di emergenza è arrivato adesso perché la relazione presentata dalla Regione andava integrata con dei sopralluoghi e delle risultanze della protezione civile nazionale. Adesso auspichiamo rapidità per il bene di una terra colpita pesantemente dal dissesto idrogeologico.”, conclude Saitta.

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