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Elezioni 2021, Ingrillì guida la squadra dei riconfermati: tre comuni ritornano al passato

Il bilancio dopo la tornata elettorale che ha coinvolto quindici centri della provincia. Capo d'Orlando, Rodì Milici e Antillo nel segno della continuità. Ma c'è chi ha scelto di ripescare "vecchie glorie"

Se le new entry vanno per la maggioranza, le elezioni amministrative appena concluse in quindici comuni messinesi, hanno visto anche riconferme e ritorni più o meno inattesi. Sono sette i centri della provincia ad aver scelto di affidare la fascia tricolore al precedente sindaco o a chi l'aveva già indossata in passato. Voti che vanno nel segno della continuità, autentica manifestazione di fiducia verso chi si appresta a fare il bis, ma esulta anche chi si riaffaccia da protagonista sulla scena politica dopo alcuni anni.

Partiamo da chi resta seduto sulla poltrona più prestigiosa del palazzo comunale. L'elenco non può che iniziare da Franco Ingrillì che rimane saldamente alla guida di Capo d'Orlando iniziando da oggi il suo secondo mandato. Il 66enne imprenditore aveva indossato la fascia per la prima volta nel 2016 raccogliendo l'eredità di Roberto Sindoni, prima era stato presidente del consiglio comunale. Nelle ultime elezioni, Ingrillì ha conquistato il 60% delle preferenze.

Conferma anche a Rodì Milici dove la popolazione ha rinnovato la fiducia ad Eugenio Aliberti che ha avuto la meglio su Fortunato Maio e adesso potrà proseguire con la sua seconda legislatura. Ad Antillo, unico paese della fascia jonica ad andare al voto, rimane in carica il maresciallo dei carabinieri Davide Paratore, giunto al suo terzo mandato consecutivo. A Sant'Angelo di Brolo prosegue il governo di Francesco Paolo Cortolillo, riconfermato sindaco dopo una lunga carriera politica iniziata nel lontano 1993.

Ma il verdetto dalle urne ha indicato anche quattro "riapparizioni". Sono quattro i comuni che hanno scelto esponenti politici già protagonisti nel recente passato. A Terme Vigliatore festeggia Bartolo Cipriano, nominato per la quinta volta sindaco del centro tirrenico nel giorno del suo compleanno. Decisivi i 2553 voti pari al 61,30% di consensi.

Cipriano riprende la fascia dopo la parentesi targata Munafò, culminata con il commissariamento nel dicembre 2020. "Ringrazio di cuore tutti i cittadini di Terme Vigliatore che, ancora una volta, ha avuto fiducia in me e nella mia squadra - ha detto il neo sindaco - .Ciò dimostra che la gente premia l'esperienza, la capacità di fare squadra e l'avere le idee chiare con un unico obiettivo: far rifiorire Terme Vigliatore. Le grandi difficoltà della cittadina hanno bisogno di due interventi: uno di emergenza e uno di ripristino. E' dovere ripristinare immediatamente l'ordine e la pulizia di una cittadina che per questo era fiore all'occhiello dell'hinterland e sopperire all'emergenza riguardante il dissesto idrogeologico e rimediare a quella situazione lacunosa, affinchè l'episodio di alluvione dello scorso 8 agosto 2020 non si ripeta mai più. La messa in sicurezza del territorio prima di tutto. Adesso, abbandoniamo le casacche e l'appartenenza e dedichiamoci a Terme Vigliatore". 

Volto conosciuto anche a Torregrotta che ha riaffidato la guida amministrativa ad Antonino Caselli, già sindaco in due legislature dal 2006 al 2016. Nel segno della continuità anche Ficarra con l'elezione di Basilio Ridolfo che torna in carica dopo la parentesi Artale. 

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