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Amministrative, la corsa in solitudine di Basile: dopo gli assessori arrivano le liste

Gli altri schieramenti alle prese con gli equilibri nazionali. De Luca pronto anche per il tour regionale: “Qualunque cosa uscirà per Messina sarà un candidato in provetta, scelto a Roma o a Palermo". Il pungolo di Eleonora Urzì Mondo, anima del laboratorio civico Progetto Messene: "Votiamo per acclamazione e ci togliamo il pensiero"

"C'è ancora tempo, sostegnono le varie anime delle scena poltiica messinese. Ma c'è tempo per cosa di preciso? Non c'è uno schema, una visione, un'operosità concreta, un progetto. I partiti, ancora, stanno mostrando e dimostrando il perchè questa città viva in una situazione di stallo atavico. Non esistono punti di riferimento. Non esiste un dannatissimo leader. Non dico uno per parte, ma uno almeno uno. Uno che non sia il sindaco uscente. E questo, in democrazia, non deve esistere. Perché io non voglio votare Basile. Ma è anche vero che non esiste una dannatissima alternativa. Votiamo per acclamazione e ci leviamo il pensiero?”.

E’ l’analisi lucida e impietosa di Eleonora Urzì Mondo, anima del laboratorio civico Progetto Messene, che sintetizza con queste parole la corsa alle elezioni amministrative in città, con l’ex sindaco già in campagna elettorale per la Regione e Palazzo Zanca e il resto del mondo in attesa delle “convergenze parallele”.

Il centrosinistra non trova ancora la quadra mentre il centrodestra potrebbe sciogliere le riserve in settimana sacrificando Matilde Siracusano o Ferdinando Croce. E mentre il tempo stringe Cateno De Luca continua la sua corsa alla Regione e a Palazzo Zanca con Federico Basile, il candidato a sindaco di Sicilia Vera che ha già definito la sua squadra e stamattina a Palazzo Zanca presenterà anche i simboli delle liste.

“A Messina sono fermi perché devono ancora decidere a quale forza politica verrà assegnata Messina. Questo è il ragionamento”, ha detto De Luca nella sua consueta diretta facebook anticipando il tour elettorale che partirà da Catania giovedì 10 per concludersi il 26 a Palermo.

“Qualunque cosa uscirà per Messina sarà un candidato in provetta, scelto a Roma o a Palermo”, ha spiegato in riferimento anche al vertice tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni. “Per ora la Meloni ha adottato Nello Musumeci che dunque si sente tranquillo e otterrà la ricandidatura alla Regione. Il problema qual è? Che probabilmente la Meloni sta facendo questo gioco perché vuole ottenere un altra casella: la candidatura per suo cognato alla presidenza del Lazio. Vi rendete conto? Il gioco è questo. E a Messina sono fermi perché devono decidere in funzione degli equilibri nazionali”.

E mentre De Luca va avanti con la campagna elettorale, gli appelli agli altri schieramenti lavorare per la città anche agli altri schieramenti.

“Non credo sinceramente che la città meriti davvero questa vacatio politica – scrive Eleonora Urzì Mondo - Nè che Il trait d’union possa mai essere #tuttiinsiemecontroDeLuca perchè non è questo che la città vuole. Non ci serve qualcuno che liberi dall’esistente ma una visione di città. Se ai nastri di partenza uno dei partecipanti corre e corre forte e gli altri restano fermi a sorseggiare Gatorade che “tanto c’è tempo”, quello vince e gli altri perdono. Perdono malissimo. E stavolta, per chi perde non ci sarà il perdono!”.

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