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Amministrative, Croce punta sui "tecnici". De Domenico: "Prima il programma, poi la squadra"

Gli aspiranti sindaci al lavoro per chiudere il cerchio sui possibili assessori. Dopo la Siracusano vicesindaco per lo schieramento del centrodestra, spunta l'ipotesi Zafarana al fianco del candidato del centrosinistra. Otto le liste pronte per Basile che aprirà la campagna elettorale l'8 maggio. Sturniolo pensa alla macchina amministrativa: "Bisogna tornare ad assumere a Palazzo Zanca"

Sarà una squadra tecnica quella che verrà presentata quasi al completo venerdì prossimo da Maurizio Croce e attingerà al mondo delle professioni con tecnici di comprovata esperienza. Dopo il nome di Matilde Siracusano come vicesindaco (“sarò la lobbista per Messina nella capitale, per portare le istanze della città”, ha promesso ricordando già la questione risanamento), spuntano anche quelli del ristoratore Ciccio Rella e dell’avvocato Antonio Barbera.

Anche oggi pomeriggio si terrà un vertice nel centrodestra per chiudere il cerchio sugli altri nomi che Croce vuole scegliere personalmente attingendo a tecnici di fiducia.

De Domenico: prima il programma poi gli assessori

Non ci sono ancora nomi ufficiali per il candidato del centrosinistra Franco De Domenico. Ma neanche ufficiosi. La deputata Valentina Zafarana, che ha rinunciato a candidarsi a sindaco, potrebbe ricoprire il ruolo di vice ma per quanto riguarda gli assessori la coalizione è ampia, dovrà temere conto anche di associazioni e movimenti, e sarà necessario trovare la quadra. De Domenico ha posto come condizione quella di valutare prima la qualità e i curricula di uomini e donne che dovranno entrare a far parte del team ma prima vuole discutere di progetti comuni e condivisi per il futuro della città e non è escluso che si presenti all’appuntamento con l’apertura della campagna elettorale vera e propria, l’8 maggio, senza tutti i tasselli della sua possibile amministrazione. Prima della giunta sarà presentato il programma, che punta soprattutto sulla riqualificazione di periferie e villaggi nell’ottica di sentirsi al centro della città tanto quanto il “centro” cittadino. Un messaggio chiaro sulla posizione assunta in merito al referendum Montemare, figlio proprio di quel disagio causato dall’assenza di una azione efficace dell’amministrazione nelle aree periferiche.

Basile apre con i comizi l'8 maggio

Ad aprire la campagna elettorale l’8 maggio con la squadra al completo e otto liste presentate sarà invece il candidato di Sicilia Vera, Federico Basile. Nella stessa data darà il via ai comizi anche Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione. “Una partita che si gioca in contemporanea con la presidenza della Regione - ha detto De Luca - Messina-presidenza della Regione. Noi siamo quelli che siamo riusciti a far ruotare intorno a Messina il quadro dei nuovi equilibri regionali e nazionali. Messina protagonista era tra l’altro uno degli elementi del nostro programma. Messina bella, protagonista e produttiva. Su queste tre parole chiave faremo un quadro preciso. Quadro che abbiamo sempre depositato ogni anno nelle nostre relazioni e che nessuno ha potuto mai smentire. Il lavoro che abbiamo fatto con Federico Basile sul piano del riequilibrio è qualcosa di storico per Messina e lo ricorderemo alla piazza”.

E Sturniolo pensa alla macchina amministrativa

E proprio sulle relazioni di De Luca e sul piano di riequilibrio, torna parlare il candidato a sindaco di Messina in Comune, Luigi Sturniolo. E lo fa con particolare riferimento alla macchina amministrativa. “Nel corso degli anni le amministrazioni hanno a più riprese raccontato che le misure a sostegno del riequilibrio finanziario del Comune di Messina avessero a che fare con i processi di razionalizzazione e riorganizzazione della macchina amministrativa – spiega Sturniolo - Questo sia da parte della Giunta che lo scorso febbraio ha dato le proprie dimissioni, che di quella precedente. La verità, però, è che i debiti accumulati dalle amministrazioni di centrodestra e centrosinistra li stanno pagando prevalentemente i lavoratori”.

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Sturniolo accusa chi in precedenza ha governato Palazzo Zanca proprio di aver mancato di valorizzare i lavoratori. “Negli ultimi dieci anni il Comune di Messina ha perso circa 700 dipendenti e con una pianta organica di oltre 2.000 lavoratori si trova oggi ad averne poco più di 1.100. È questo l’unico vero risultato dei Piani di Riequilibrio che si sono succeduti – evidenzia Sturniolo - Nel 2013, infatti, si spendevano per il personale 71 milioni di euro. Il rendiconto 2020 riporta una spesa di 43 milioni circa. Il personale, insomma, è stato falcidiato prima dalle politiche di risanamento finanziario guidate da Guido Signorino (oggi nella compagine del centrosinistra) e poi da quelle di Cateno De Luca”.

“D’altronde era stato lo stesso De Luca a vantarsi, durante l’iniziativa dell’estate scorsa a Villa Dante nel corso della quale aveva presentato la sua Relazione sul terzo anno di sindacatura, del risparmio ottenuto attraverso la riduzione di 600 unità di personale impiegate a Palazzo Zanca: “Anche perché per pagare i debiti da qualche parte io i soldi li devo prendere”, aveva detto in conclusione del suo discorso», rammenta il candidato sindaco di “Messina In Comune”.

“Tutto ciò ha, evidentemente, refluenze negative sui servizi (che sono ovviamente meno efficienti a causa della riduzione del personale), sui consumi (causati dalla riduzione dell’occupazione) e sulla riscossione dei tributi (poiché si riduce il numero dei già pochi contribuenti in grado, anche se con difficoltà visto gli stipendi modesti, di pagare i tributi locali)”, spiega.

“Tra le nostre priorità c’è l’inversione del processo di desertificazione del Comune: bisogna che abbia fine la colpevolizzazione dei lavoratori. È necessario cominciare a valorizzare le competenze acquisite negli anni e tornare ad assumere. Senza lavoratori non si possono erogare servizi, e senza servizi i cittadini pagano a vuoto tributi. A risentire del risultato di questo ciclo è l’economia cittadina nel suo complesso”, conclude.

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