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Verso il voto, la mascherina non è più obbligatoria ma solo "fortemente" consigliata

La nota del Ministero dell'Interno ai prefetti sull'uso dei dispositivi di protezione individuale in vista della consultazione del 12 giugno per le elezioni amministrative e il referendum sulla giustizia

Non ci sarà obbligo di mascherine ai seggi il prossimo 12 giugno, per il voto delle elezioni amministrative, in programma anche a Messina, e del referendum sulla giustizia. Il Ministero dell'Interno ha diramato una circolare con cui informa i prefetti dell’avvenuta sottoscrizione da parte dei ministri della Salute, Roberto Speranza, e dell’Interno, Luciana Lamorgese, dell’addendum al Protocollo sanitario e di sicurezza dell’11 maggio 2022 per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2022. Le mascherine non saranno più obbligatorie come scritto anche da MessinaToday in base alla circolare della Prefettura diirfamata a maggio e le indicazioni di palazzo Zanca comunicate appena ieri. La mascherina è "solo" raccomandata, sia per gli elettori che per chi lavora al seggio. 

Alle amministrative si vota per rinnovare i sindaci e i consigli comunali di 970 comuni, tra cui 21 capoluoghi di provincia, tra cui Messina, e quattro capoluoghi di regione: Catanzaro, Genova, L’Aquila e Palermo. Il secondo turno per i comuni per cui sarà necessario si svolgerà domenica 26 giugno. I quesiti ammessi dalla Corte costituzionale a febbraio e che saranno oggetto del referendum sono cinque: la riforma del Csm, l'abolizione della legge Severino, i limiti agli abusi della custodia cautelare, la separazione delle funzioni dei magistrati e la loro equa valutazione.

La polemica sulle mascherine obbligatorie per votare il 12 giugno

La Lega aveva osteggiato con convinzione l'obbligo di mascherina ai seggi in vista del voto del 12 giugno. "Mascherina obbligatoria e più di 6,5 milioni di euro per acquistare le protezioni per chi lavorerà ai seggi. Ennesimo schiaffo alla partecipazione popolare in vista dei referendum sulla Giustizia, su cui la Lega chiede un intervento del Capo dello Stato e del Presidente del Consiglio", il commento del partito guidato da Matteo Salvini, per il timore che l'obbligatorietà della mascherina potesse influenzare negativamente le presenze, e quindi il necessario quorum da raggiungere, per il referendum abrogativo proposto insieme al Partito radicale. "Silenzio mediatico e di gran parte della politica, un solo giorno per votare, data praticamente estiva e ora complicazioni burocratiche: anche per questo Roberto Calderoli (Lega) e Irene Testa (Partito radicale) stanno facendo uno sciopero della fame" si era detto nei giorni scorsi.

Cosa dicono gli esperti sulle mascherine ai seggi

Gli esperti si sono divisi riguardo l'uso delle mascherine ai seggi. "Le mascherine alle urne hanno un senso e hanno un'utilità. Sono una giusta misura di attenzione in un momento di assembramento istituzionale" ha detto all'Adnkronos il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all'università Statale di Milano."E' evidente che la sicurezza al 100% ai seggi elettorali non è possibile, sul piano dei contagi Covid" ha sottolineato all'Adnkronos Massimo Galli, già direttore del reparto malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano. "Ed è chiaro che un evento elettorale come qualsiasi evento che possa comportare una concentrazione di persone, vada considerato con tutte le cautele del caso, adottando le necessarie misure di protezione, dalla mascherina al distanziamento". Giuste, dunque, le indicazioni per limitare i rischi per tutti. E in particolare per "le persone addette ai seggi", più esposte, che debbono "essere tutelate", sostiene Galli.

La pensa diversamente Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova: "Sull'obbligo della mascherina per andare a votare stendiamo un velo pietoso - ha detto all'Adnkronos - . Oggi possiamo andare a ballare la macarena in discoteca, possiamo andare al supermercato o in farmacia senza mascherina, mentre per andare a votare c'è il rischio contagio. Assurdo. La politica è lontana dai cittadini. Siamo di fronte alla burocrazia che impazza e che prende decisioni dove non c'è una vera evidenza scientifica", ha aggiunto. "Nella gestione della pandemia in questo momento stiamo navigando a vista e non abbiamo il bravo generale Figliuolo che è lì pronto per organizzare la campagna dell'autunno come fece nel 2021. A settembre-ottobre ci giochiamo molto, il virus circolerà molto con Omicron 5 e speriamo di aver fatto il vaccino bivalente".

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