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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Elezioni, la ricetta di Salvatore Totaro: "Servizi e meno burocrazia per rimettere in moto Messina"

Il candidato di Ftl e Ucdl traccia il primo bilancio a poche ore dalla chiusura della campagna elettorale. Il suo programma spiegato nel dettaglio: dai parcheggi sotterranei al rilancio delle periferie

Sorpresa, sorriso e sostanza. Sono le tre parole ripetute come un mantra da Salvatore Totaro, medico 63enne, in corsa per la poltrona di sindaco. Il professionista, sostenuto dalle liste Futuro Trasparenza e Libertà e Unione per le Cure i Diritti e le Libertà, traccia un bilancio a pochi giorni dalla fine della campagna elettorale che lo ha visto protagonista insieme agli altri quattro candidati che lui stesso ama definire "competitors" e non avversari. Totaro ha sintetizzato il suo programma elettorale rispondendo alle sette domande scelte da Messina Today 

Cosa l’ha spinta a candidarsi?

"Sono sceso in campo a conforto dei cittadini bisognosi e dell'intera Messina, città che amo da sempre e per la quale ho versato il mio sacrificio più importante. Oltre a portare avanti l'attività da medico, mi sono speso per il sociale, in tanti settori che mi hanno visto competente e motivato. Non sono andato a chiedere voti a nessuno, ho solo informato la collettività della mia candidatura e delle idee che la supportano".

Può illustrare brevemente il suo programma elettorale alla città? I due punti fondamentali.

"Il mio programma vuole far rinascere Messina. Mi piace paragonarla alla Ferrari che è tornata a vincere dopo aver migliorato la macchina e strutturato meglio il box. Una metafora adatta alla città e ai servizi comunali che vanno ristrutturati e rimpinguati di personale. Bisogna prima di tutto entrare nei meandri della contabilità, sfruttando anche la finestra temporale per l'eventuale rimodulazione del piano di riequilibrio. Vanno fatte tutte le verifiche opportune, non è una mancanza di fiducia verso chi c'era prima, ma un passaggio necessario quando cambia il testimone e spero che ciò avvenga in totale armonia. In una staffetta bisogna comunque guardare avanti verso la meta e mai indietro. Importante anche rilanciare il lavoro, eliminare il più possibile la burocrazia che mette in crisi anche il miglior investitore, la città deve ripartire riducendo anche la tassazione del suolo pubblico, un peso eccessivo per i commercianti".

Tre iniziative da fare nei primi 100 giorni

"Nei primi cento giorni rimetterei in moto la città, aprirei un tavolo permanente di confronto con federazioni e ordini professionali per individuare percorsi virtuosi e mantenere attivo il dialogo. Ci sono tantissimi progetti rimasti nei cassetti, vanno ripresi assolutamente. Tutto va fatto per Messina, senza corporativismi o strategie politiche, finora i cittadini sono stati al servizio della politica e ciò non deve più accadere. Ripartirò da servizi indispensabili per giovani e anziani, in primis i centri di aggregazione. Mi piacerebbe anche creare una radio comunale che coinvolga tutti, fonte di dialogo che consideri anche la critica costruttiva. Questa è la vera espressione di democrazia che spesso manca".

Mobilità: l’ex amministrazione ha gettato le basi del nuovo piano generale del traffico con Ztl e parcheggi di interscambio. E’ d’accordo con queste modifiche o cosa vorrebbe “aggiustare”?

"Ho lanciato slogan 'Messina in libertà' e ciò non significa in anarchia. Vanno abbattute tutte le barriere architettoniche, a partire dalle auto o dalle moto che invadono i marciapiedi. Vanno creati degli spazi ad hoc serviti con delle navette, basta con la mentalità di arrivare sotto casa con il proprio mezzo. Le strisce blu vanno dimezzate, una strada deve avere sempre un lato dove la sosta è gratuita, magari con disco orario, altrimenti si alimenta la doppia fila. Servono chiaramente nuovi parcheggi, ho seguito con interesse un progetto che prevede un multipiano sotterraneo tra il viale San Martino e piazza Cairoli per poi creare una Promenade fino alla dogana. Non bisogna costruire un nuovo Cavallotti che è fonte di disagio, tutto va gestito con la tecnologia a partire dalle app che in tempo reale danno la disponibilità dei singoli parcheggi. Riguardo al Piano del traffico, accetto le idee di massima, ma va ulteriormente personalizzato per le esigenze della città. Dopo tram, bus e metroferrovia, serve la Metromare da Faro a Tremestieri da integrare con le navette da e per i luoghi strategici del centro città".

Periferie, luoghi di aggregazione e lotta al disagio sociale. L’allarme in città su questi temi è crescente. Dalle parole come si passa ai fatti?

"Il mio lavoro mi ha portato spesso in periferia, conosco molto bene i villaggi della città. Ho notato uno svuotamento di questi centri, non c'è più nulla a partire dai centri di aggregazione dove ci si può incontrare, fare cultura e divertirsi. La nostra società invecchia sempre più e rischiamo di ritrovarci con paesini fantasma, sempre più abbandonati e privati di servizi indispensabili. A ciò si aggiunge un problema di mobilità per i più anziani. Messina deve riacquistare il sorriso a partire dalla periferia, fulcro della società antica. Per questo vanno dislocati i punti di riferimento amministrativi, le sei circoscrizioni attuali sono poche ad esempio. Serve un dialogo costante con l'amministrazione centrale, finora non c'è stata sinergia anche nella gestione delle risorse. Ed in questo il privato gioca un ruolo importante, purchè sia controllato dal pubblico affinchè offra i servizi al cittadino in modo qualificato".

Nell’ipotesi ballottaggio, con chi potrebbe allearsi o sostenere?

"Garantirei massima libertà di espressione. Come detto, non ho chiesto voti a nessuno, mi sono messo in gioco facendo conoscere le mie idee. Ci tengo comunque a ribadire che non ci sono avversari ma solo competitor. Non ho criticato nessuno, ognuno fa il possibile e viene giudicato dagli elettori".


La campagna elettorale si sta per chiudere. Quale il momento più emozionante e se c’è qualcosa che non rifarebbe?

"La cosa più appagante è stata l'essere riconosciuto dalla gente, una gratificazione arrivata da chi si è sentito protetto. Mi aspettavo sinceramente meno risposta, ho fatto questa campagna elettorale con il cuore e con la qualità di chi si offre. Il momento più difficile è poter conciliare tutte le richieste d'aiuto giunte, ma rifarei tutto magari con maggiore tempo a disposizione. Abbiamo fatto due liste partendo praticamente da zero, dopo Ftl è arrivata l'Ucdl di cui sono responsabile sanitario a livello nazionale. Avrei voluto fare tutto in anticipo, ma i tempi non siamo noi a dettarli".

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