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Elezioni regionali 2022

Dimissioni di Musumeci? Miccichè: "Pronti a votare, so che non farò più il presidente dell'Ars"

Durante la cerimonia del ventaglio, il numero uno del parlamento siciliano interviene sulle Regionali e sull'ipotesi di election day: "Può anche darsi che dopodomani questa legislatura finisca". Stoccate alla Meloni: "Non avevo bisogno del suo 'sfratto'". E su Salvini dice: "Domani va a Lampedusa? La solita passerella..."

"Se venerdì si dovesse dimettere il presidente Musumeci? Noi saremmo pronti. Anzi, siamo pronti anche se si dovesse votare la prossima settimana". Per il presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè, l'election day più vicino: "Può anche darsi che dopodomani questa legislatura finisca" ha detto Miccichè durante la tradizionale cerimonia del ventaglio con la stampa parlamentare, intervenendo sull'ipotesi di dimissioni anticipate di Musumeci che consentirebbero di celebrare nello stesso giorno - il 25 settembre - le Regionali e le Politiche.

Musumeci pensa alle dimissioni: "Ci sto riflettendo, presto scioglierò ogni riserva"

"Non avevo bisogno dello 'sfratto' di Giorgia Meloni alla presidenza dell'Assemblea regionale siciliana - ha aggiunto -. Il mio sogno sarebbe stato di rimanere al mio posto anche nella prossima legislatura, ma sapevo che dicendo 'no' alla ricandidatura di Musumeci, sarei stato costretto a lasciare la presidenza. Giorgia Meloni ha detto che, dopo il mio 'no' a Musumeci, mi posso dimenticare la presidenza dell'Ars, ma io lo avevo messo in conto. Non era necessario che la Meloni mi desse lo sfratto, io non ho bisogno di essere sfrattato da nessuno. Comunque sia, noi siamo pronti a individuare un candidato anche se si dovesse votare la settimana prossima".

Già, il candidato. La Lega ha proposto il nome del parlamentare nazionale Alessandro Pagano. "Su Pagano io non porrei veti, ma sono sempre più convinto che la migliore candidata sia Stefania Prestigiacomo. In ogni caso, vorrei che si tenesse al più presto una riunione di coalizione. Tutti seduti attorno a un tavolo per ragionare come abbiamo fatto negli ultimi trenta anni, prima dello choc di Musumeci".

"Stefania Prestigicamo è assolutamente ancora in campo - ha proseguito Miccichè - io non sono uno che pretende o impone nulla, spero che si faccia velocemente questo tavolo e spero che da questo tavolo possa uscire fuori il nome di tutti. Faremo una serie di indagini veloci, metteremo i curricula a confronto. Se fosse Pagano mi garantirebbe la presidenza dell'Assemblea, non ho alcun problema nei confronti di nessuno".

Durante la cerimonia del ventaglio, il presidente dell'Ars ha speso parole di elogio per l'ex premier Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia (il suo partito) e non ha risparmiato stoccate a Matteo Salvini della Lega sul tema dei migranti. "Domani Salvini andrà a Lampedusa? Le passerelle le fanno tutti, la fa pure lui... Neppure sapevo che ci andasse. La mia posizione sui migranti rimane sempre la stessa: abbiamo concordato che il traffico di migranti è da combattere in maniera assoluta perché è uno schifo, io ho sempre detto che per quanto mi riguarda il problema umanitario resta prioritario rispetto a tutto il resto, si facciano tutte le leggi che si vuole, ma se c'è uno in mezzo al mare un migrante va salvato. E non credo che Salvini non la pensi come me".

Su una sua eventuale candidatura alle Nazionali, Miccichè ha spiegato: "Sono stato fortunato, e ringrazio il rapporto di amicizia che mi lega al presidente Silvio Berlusconi, colui che mi ha fatto fare una carriera fantastica, gli devo tutto, sia dal punto di vista lavorativo in Mediaset sia in politica. Dopo il 61 a 0, Berlusconi mi disse: ‘che ministero mi lasci libero per trattare con i miei alleati?’. Ancora non mi sentivo pronto per fare il ministro, ho preferito fare il viceministro e occuparmi di Sud. Poi, con il tempo, sono diventato ministro. Il mio futuro? Voglio dedicarmi alla famiglia, agli amici, alla politica seria e a tutto quello che mi piace".

Miccichè ha infine fatto riferimento alle "aggressioni micidiali" nei suoi confronti da parte degli assessori regionali e dei presidenti di commissione di Forza Italia: "Senza l’intervento di Licia Ronzulli e il sostegno di Berlusconi - ha concluso - non ne sarei venuto fuori".

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