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Elezioni regionali 2022

Regionali, dopo la rottura col Pd il M5S candida Di Paola alla presidenza: “Fatto il possibile per salvare l'alleanza"

Nativo di Gela, lo scorso gennaio era stato eletto come capogruppo del Movimento cinque stelle all'Ars, la decisione della sua discesa in campo arriva dopo ore tribolate: "Ci dispiace per la Chinnici, anche lei vittima del Pd che è rimasto arroccato sulle sue posizioni"

Dopo la rottura con il Pd, in Sicilia il Movimento 5 Stelle correrà con Nuccio Di Paola presidente. "Impegno, correttezza e schiena dritta, la nostra proposta per il Governatore che ogni siciliano merita!", ha annunciato su Twitter e facebook il leader pentasellato Giuseppe Conte, subito dopo la rottura dell'alleanza col Pd.

Nuccio Di Paola, 40 anni, nativo di Gela, in provincia di Caltanissetta, lo scorso gennaio è stato eletto come capogruppo del Movimento cinque stelle all'Assemblea regionale siciliana (prima esperienza per lui da parlamentare regionale) succedendo così a Giovanni Di Caro alla guida della pattuglia M5s a Palazzo dei Normanni nella normale rotazione che i pentastellati hanno sempre attuato.

La decisione della candidatura di Di Paola è arrivata dopo ore tribolate. Oggi pomeriggio si è tenuta una riunione online tra il presidente del M5S, Conte, e la deputazione del partito in Sicilia, guidata dallo stesso Nuccio Di Paola, referente, per decidere sull'alleanza con il Partito democratico alle elezioni regionali del 25 settembre. Fonti del Movimento cinque stelle avevano già definito il quadro "decisamente complesso". Poi l'annuncio targato Cinquestelle di far naufragare definitivamente l'area progressista già sfumata a Roma.

Alle primarie di coalizione c'era stato il successo della candidata dem Caterina Chinnici che aveva superato Barbara Floridia (M5s) e Claudio Fava (I cento passi). E adesso proprio Chinnici starebbe meditando di ritirarsi. In una nota stringata ha chiesto "nuove riflessioni", in considerazione dello "scenario stravolto".

“Abbiamo fatto il possibile e ce l'abbiamo messa veramente tutta per salvare l'alleanza - è la dichiarazione di Di Paola - pur in un quadro nazionale mutato e quasi impossibile, ma il Pd, arrogante, è rimasto arroccato sulle sue posizioni. Il partito democratico siciliano si è mostrato tale e quale a quello nazionale, col quale era venuta completamente meno la fiducia. Con queste premesse continuare a portare avanti un'alleanza che giorno dopo giorno reggeva solo sulla carta era praticamente diventato impossibile. Se si creano tutte le condizioni per una rottura, poi si devono accettarne anche le inevitabili conseguenze. Giuseppe Conte ha solo tirato le somme”.

Di Paola ho voluto anche puntualizzare che Giuseppe Conte non ha mai chiesto, né ha mai avuto sondaggi sugli scenari elettorali siciliani tra le mani: "La notizia per cui il M5S ha rotto in Sicilia per vantaggio elettorale è falsa, usata probabilmente per distogliere l'attenzione dal tema degli impresentabili del Pd”. “Adesso, con forza - continua Di Paola - dobbiamo ripartire subito per dare una possibilità alla Sicilia. Correremo non da soli, ma con i siciliani, come abbiamo sempre fatto in passato con ottimi risultati, che arriveranno anche questa volta, consci come siamo che per l'ennesima volta saremo dalla parte giusta, quella del cittadino, che abbiamo messo sempre al centro della nostra azione politica. Ringrazio Conte per avermi scelto come candidato presidente. Darò il massimo per ripagarlo di questa fiducia. Ci dispiace – conclude Di Paola - per Caterina Chinnici, persona corretta, ma probabilmente anche lei vittima del comportamento arrogante del Pd”.

Articolo aggiornato alle orev 20 del 22 agosto 2022 / aggiunte dichiarazioni di Nuccio Di Paola

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