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Elezioni regionali 2022

Elezioni, la grande attesa di Schifani a Messina: "Il mio sarà il governo dei sindaci"

Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Siciliana fa il punto sulla campagna elettorale in corso e presenta le priorità del suo governo. In cima alla lista ponte e disoccupazione. E sulla questione termovalorizzatori...

"Il ponte? Non è un cavallo di battaglia, ma un impegno sul quale ci battiamo da tempo. E ci sono ora tutti i presupposti per l'avvio. Il mio avversario in questa campagna elettorale? La disoccupazione giovanile, le liste d'attesa, i viaggi della speranza e la mancanza di infrastrutture". Poi l'appello per andare a votare. "Il pericolo all'astensione c'è sempre stato, spero che il voto delle politiche possa essere un trascinamento anche per il voto alle regionali".

Esordisce così, nella sua tappa messinese, il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha incontrato cittadini e giornalisti al Royal Palace Hotel di Via Tommaso Cannizzaro. Presenti anche i candidati alle elezioni regionali e nazionali del prossimo 25 settembre della coalizione formata da Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega-Prima l'Italia, DC Nuova e Popolari Autonomisti.

Schifani era atteso intorno alle 11.30 e si è presentato all'incontro con due ore di ritardo, facendo anticipare dal suo staff anche la volontà di non rispondere a domande sul cosidetto processo Montante che lo vede imputato a Caltanissetta.

Un'occasione, dunque, solo per fare il punto sulla campagna elettorale in corso e per presentare in riva allo Stretto le priorità del suo Governo: "In caso di vittoria - ha sottolineato Schifani - il mio Governo avrà come punto di riferimento della Regione Siciliana i sindaci. Il mio dovrà essere un Governo delle competenze. Voglio essere il portavoce dei siciliani a Roma. Un accordo De Luca-Miccichè? Non lo so. Non entro nel merito. Non vado dietro queste cose. Io vado avanti per la mia strada e non guardo chi lotta per attivare secondo. O terzo...".

Il candidato alla Regione Siciliana del centrodestra ha poi commentato i sondaggi che lo vedono in testa e che hanno scatenato anche più di una polemica da parte dei suoi avversari. Soprattutto dell'ex sindaco di Messina Cateno De Luca: "In questo momento i siciliani sentono il bisogno di affidarsi a chi sarà in grado di migliorare la loro terra, non a chi promette mari e monti, anche con toni decisamente sopra le righe", ha aggiunto Schifani, con un chiaro riferimento a De Luca. 

Quattro priorità nel suo programma: "La prima sono i nostri giovani. Vanno messi nelle condizioni migliori per avere un lavoro sicuro e dignitoso. Il ponte?  Il centrodestra si è sempre battuto per la sua realizzazione, poi il centrosinistra ha parlato di altro. Ma adesso ci sono i presupposti. La procedura sarà semplice, il contratto è cantierabile, l'appalto era stato conferito. Poi Corrado Passera, del governo Monti, l'ha cancellato, tanto che c'è un contenzioso in essere tra Stato e Impregilo e altre società di 600 milioni. E i danni non so chi li pagherà. Detto questo, il ponte è cantierabile, c'è un progetto esecutivo e ci sono adesso tutti i presupposti per l'avvio, c'è la volontà politica del sottoscritto e anche del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. E c'è la volontà politica di tutti i partiti della coalizione nazionale che andranno a governare da qui a qualche giorno".

In tema ambientale, invece, Schifani si è soffermato sulla realizzazione dei termovalorizzatori: "Sono disponibile e pronto al confronto, anche con le altre forze politiche. Ho visto che il presidente Nello Musumeci si è attivato nei giorni scorsi. La mia politica, sicuramente, è quella dei termovalorizzatori, ma io non sono il tipo che distrugge quello che fanno gli altri, soprattutto se parliamo del presidente Musumeci. Io avevo individuato due grandi aree, nella Sicilia Orientale e nella Sicilia Occidentale. Detto questo, se i bandi sono in linea e in sintonia con le normative europee, ben vengano. L'importante è che la fretta non faccia commettere errori. Perché ogni errore, involontario, potrebbe determinare un'impugnativa. E a quel punto, si andrebbe alle calende greche...".

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