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Ritardi sulle elezioni, Rispetto Messina all'attacco: “Ci sono responsabilità precise ed individuabili"

Il gruppo di iniziativa civica punta il dito contro una macchina amministrativa che a 16 giorni dalle elezioni non permette di conoscere ancora il Consiglio comunale: "Quello che sta accadendo non è normale, non si verifica neanche nei paesi sottosviluppati"

“Quello che è accaduto e sta avvenendo non è assolutamente normale, è la dimostrazione di una assoluta disfunzione della macchina organizzativa amministrativa comunale, nelle sue varie articolazioni”.

Mentre in tutte le città in cui si votato si insedia chi ha vinto le elezioni amministrative del 12 giugno, Messina mostra la sua ultima sconfitta: quella di una città che a 16 giorni delle elezioni Comunali ancora non conosce i risultati ufficiali.

A denunciarlo a chiare lettere il gruppo di iniziativa e di resistenza civica " Rispetto Messina" che punta il dito contro uno scandalo che “sembra interessare a pochi”.

“La cosa incredibile è che questa assurda e paradossale situazione - si legge in una nota - (che non si verifica neanche in certi Paesi definiti "sottosviluppati" che dopo lunghi periodi di dittature dispotiche conquistano la democrazia e le libere elezioni) tranne alcuni interventi di operatori dell'informazione, venga considerata come fatto normale e scontato. E non riusciamo a comprendere come non se ne sia fatto cenno neanche nel salottiero incontro tenutosi giorni fa fra il nuovo sindaco e gli altri aspiranti alla carica di "primo cittadino".

Secondo il gruppo “ci sono responsabilità precise ed individuabili anche rispetto alle modalità di scelta dei presidenti di seggio e degli scrutatori, e alla decisione immotivata di cambiare la sezione elettorale per migliaia e migliaia di cittadini elettori, senza assicurarsi che venissero debitamente informati prima delle votazioni, rendendo così impossibile in molti casi il loro libero esercizio e diritto al voto stesso”.

“Ma quello che è più preoccupante, e su cui non si può stendere un velo di silenzio – continua la nota - è che il protrarsi dei giorni necessari per la verifica dei voti espressi dai cittadini significa che non si stanno verificando solo i verbali dei seggi e le altre documentazioni annesse, per riscontrare eventuali inesattezze o discrasie, ma si starebbero rivedendo e riconteggiando tutte le schede elettorali. In tale caso non ci si troverebbe solo di fronte ad errori tecnici dovuti a impreparazione, inesperienza o stanchezza degli appartenenti ai vari seggi, ma, come nel caso di schede assegnate con più voti di lista o "altro", a possibili tentativi di alterazione del voto stesso nei suoi aspetti. E se così fosse, il perdurare delle operazioni di verifica si è reso necessario per cercare di fare fronte a tali "anomalie" impreviste ed imprevedibili, e cercare di evitare ulteriori implicazioni”.

Intanto, come mette in evidenza “Rispetto Messina, non si conoscono ancora i risultati veri e la composizione del Consiglio Comunale e dei Consigli circoscrizionali, con la relativa mancata decisione sull'assegnazione o meno del cosiddetto premio di maggioranza che è legato, secondo la legge più recente del 2016 all'ottenimento del quaranta per cento dei voti ottenuti dalla coalizione vincente.

Di certo il nuovo sindaco Federico Basile e la sua giunta non perdono tempo e stanno già lavorando intensamente, annunciando provvedimenti signficativi su vari fronti, l’ultimo quello del piano di riequilibrio per il quale Basile ha chiesto anche una nuova audizione alla Corte dei Conti.

Ma anche su questa “Rispetto Messina” mette i puntini sulle i.

“Va evidenziato anche come, in assenza dell'insediamento del Consiglio Comunale, vengano comunque annunciati provvedimenti quali la costituzione di una nuova Fondazione, cioè di una nuova istituzione partecipata, per altro già bocciata dal Consiglio Comunale precedente, e la istituzione di una settima Circoscrizione ( forse per dare un contentino ai promotori della secessione respinta dai cittadini messinesi), che sono decisioni del Consiglio Comunale stesso. Istituzione che forse alcuni considerano solo un orpello fastidioso a meno che non si trasformi in un "organismo notarile" che risponda acriticamente a certi diktat. Sta di fatto che tutto ciò – conclude la nota - contribuirà ad allontanare ancora di più i cittadini dall'esercizio democratico del voto, restringendo il campo di una democrazia che è fondata sulla partecipazione popolare”.

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