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Ex Province, De Luca a Villarosa: “Bugiardo che ignora le basi dei conti pubblici

Dura replica del sindaco alle dichiarazioni rese in conferenza stampa dal sottosegretario all'Economia. “Faccia meno viaggi in Cina e studi di più”

"Sono consapevole che il sottosegretario Villarosa sia solo un grande esperto dello stato di insolvenza di società finanziarie, ma non può da uomo dello Stato continuare a raccontare corbellerie. Questo suo modo di agire, parlando del dramma delle ex Province con il sorriso in faccia, dimostra irriverenza e totale ignoranza dell’abc dei conti pubblici siciliani”. 

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Messina Cateno De Luca alle dichiarazioni rese oggi in cinferenza stampa sui fondi alle ex Province. Una questione che vede contrapporsi a muso duro il sindaco metropolitano Cateno De Luca e il M5Stelle ormai da mesi.

“Tralasciando le chiacchiere che sono un suo marchio di fabbrica, spiego perché è un un bugiardo istituzionale - spiega senza mezzi termini il sindaco -  Innanzitutto sarebbe dignitoso precisare che lo Stato non ha concesso nulla alle ex Province perché i soldi stanziati – 100 milioni di euro – erano già della Sicilia. Lo Stato non ha fatto altro che autorizzare le somme del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) già destinato agli investimenti in Sicilia per fare fronte ad una parte delle spese correnti delle ex province”.

La conferenza stampa del Movimento5Stelle

Così in una nota il sindaco De Luca, che aggiunge: “La quantificazione dei disavanzi delle ex Province Siciliane al 31/12/2018 ammonta a circa 80 milioni di euro e il dato è già stato accertato. Se Villarosa non lo sa, peggio per lui, faccia meno viaggi in Cina e studi di più. Inoltre, lo Stato poteva autorizzare la somma di 350 milioni di euro di Fsc già assegnato alla Sicilia in luogo dei 100 autorizzati per consentire alle ex Province siciliane di poter approvare i bilanci del triennio 2019/2021, mentre, con questa soluzione, forse si potrà approvare solo il 2019. Aggiungo che tutti gli investimenti per la messa in sicurezza delle opere pubbliche già finanziate alle ex Province siciliane non potranno essere avviati perché con questa soluzione forse si approverà solo il bilancio del 2019, mentre servono ora anche i bilanci del 2020 e 2021”.

Infine – conclude De Luca – lo Stato poteva restituire alle ex Province siciliane circa 150 milioni di euro prelevati in più con il “prelievo forzoso” negli anni 2016 - 2017 - 2018 rispetto alle ex Province delle Regione a Statuto Ordinario. Ma a Villarosa ciò non importa, perché lui non è siciliano ma spagnolo... pardon, di Barcellona. Bastava autorizzare ora 150 Milioni per il 2019, 100 per il 2020 e 100 per il 2021 sempre delle somme Fsc della Sicilia, in modo da poter chiudere la pratica dei bilanci triennali delle ex Province siciliane. Così invece, lo Stato ci ha dato la mancetta di 100 milioni di euro per il 2019, prelevandola dalle nostre tasche. Con questa soluzione i lavoratori precari delle ex province rimarranno ancora tali”. 

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