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Addio alla Fondazione Taormina Arte, il Consiglio comunale non vota ma apre il dibattito

Il sindaco De Luca ha richiesto agli esponenti politici di rinviare a data da destinarsi il confronto sull'uscita dalla Fondazione dell'ente regionale. L'aula ha invece ascoltato la relazione del commissario Di Miceli che ha ridotto il debito

Di rinviare il dibattito sulla partecipazione del Comune alla fondazione di Taormina Arte il Consiglio comunale non ne ha voglia. Ma non vota se aiutare l'ente regionale oppure abbandonare ogni rapporto giuridico ed economico. Nel pomeriggio l'aula non ha seguito la richiesta del sindaco Cateno De Luca di rimandare la trattazione della delibera che ha per oggetto il recesso unilaterale di Palazzo Zanca alla Fondazione che ha ricevuto il testimone dopo la trasformazione giuridica dall'ex Comitato Taormina Arte. La proposta di rinvio era stata indicata da Salvatore Serra ma respinta dai colleghi come Felice Calabrò del Pd che si è chiesto come mai la posizione del sindaco sia mutata da pochi mesi a oggi, ovvero dal recesso senza se e senza ma al rinvio sine die di confronto e dibattito. Si attende in aula la posizione del primo cittadino.

Dopo l'apertura del dibattito i consiglieri hanno chiesto al commissario straordinario della Fondazione, Pietro Di Miceli, accanto a lui Ninni Panzera, in che condizioni finanziarie si trovi Taormina Arte e le risposte non sono state positive. Il debito è sceso dal 2015 a oggi da 1 milione e 400mila euro a 838mila euro ma ci sono altri debiti superiori a un milione di euro che devono essere riconosciuti a Riscossione Sicilia. "La situazione è complessa - ha affermato Di Miceli - voglio dire che da commissario prima ad acta e adesso Straordinario senza percepire compenso ho fatto il massimo per ridurre il debito e consentire a Taormina Arte di organizzare spettacoli, i Nastri d'Argento e la rassegna del cinema che anche quest'anno sarà presente. il problema sta nella decurtazione di fondi regionali dal 2013 a oggi che si sono ridotti da tre milioni a 700mila euro".

Il Comune, il 18 maggio 2017, aveva disposto la liquidazione di 120mila euro per Taormina Arte riservandosi di sottoporre una nuova delibera al Consiglio comunale sull'opportunità di conferire in dotazione l'immobile all'ex ospedale di Isolamento al villaggio Ritiro. La Fondazione ha avviato per la crisi economica la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale e questo si legge: "Non consente il conferimento di alcun contributo finanziario o patrimoniale e che tale situazione si configura quale giusta causa di recesso prevista". Dunque non potranno essere concessi finanziamenti comunali ma al momento il Consiglio decide di riflettere ancora sulla richiesta dell'amministrazione di uscire fuori dalla Fondazione. 

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