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Ars, Gaetano Galvagno presidente con il soccorso dei deputati di Cateno De Luca

Fondamentale il soccorso dei deputati di Cateno De Luca. L'esponente di Fratelli d'Italia (vicino a La Russa), 37 anni, è il più giovane presidente del parlamento siciliano: per lui 43 preferenze, 11 le schede bianche, 4 i voti per Assenza, uno a testa per gli undici onorevoli del Pd. "Emozione e grande responsabilità"

Gaetano Galvagno è il nuovo presidente dell'Ars. E' stato eletto alla seconda votazione con 43 preferenze, sette in più del quorum necessario (36 voti), 11 le schede bianche, 4 i voti per Giorgio Assenza, uno a testa per gli undici deputati del Pd. Al primo tentativo non si era raggiunto il quorum.

L'accordo su Galvagno di Fratelli d'Italia, nome indicato da Ignazio La Russa, ha retto nonostante le tensioni nella maggioranza di centrodestra. L'elezione si è concretizzata anche grazie al soccorso dei deputati di Cateno De Luca. "La prossima settimana nel corso delle votazioni dell'ufficio di presidenza - ha detto il deputato regionale e segretario del Pd Anthony Barbagallo dopo l'elezione di Galvagno - i siciliani vedranno pure il prezzo della compravendita: la vice presidenza dell'Ars con cui la maggioranza ricambierà il favore. E' una vergogna che tradisce il voto dei siciliani che hanno votato Cateno De Luca in opposizione del centrodestra e invece da oggi lo trovano fedele alleato”.

Galvagno, dopo la votazione pur specificando di non sapere "quale sia la provenienza dei voti, ha sottolineato il suo rapporto con Danilo Lo Giudice, braccio destro di Cateno De Luca che ha mancato per un soffio la riconferma all'Ars, definito "un amico e fratello".

Galvagno presidente Ars coi voti di De Luca: "Grazie a mio 'fratello' Lo Giudice, dedicato a mio papà morto di Covid"

Sulla scelta di Galvagno, oltre al consenso elettorale (circa 14 mila voti), ha pesato l'esperienza nella scorsa legislatura quasi interamente trascorsa da deputato segretario, dunque nell'ufficio di presidenza. Queste le prime parole di Galvagno che, con i suoi 37 anni, è il più giovane presidente che l'Ars abbia mai avuto: "Capirete bene che neanche nella migliore delle aspettative avrei potuto immaginare di sedere sullo scranno più alto di Sala d'Ercole ad appena 37 anni. E' motivo di grande emozione ma anche di responsabilità. E' un grande onore di cui spero di essere degno, Ringrazio tutti per la fiducia. Ringrazio l'onorevole Miccichè per l'esperienza che mi ha trasmesso quando sedevo accanto a lui da segretari. Poi un ricordo per l'onorevole Savona che ha diretto la commissione bilancio finché ne ha avuto le forze. Ringrazio anche Claudio Fava che ha diretto la commissione antimafia e l'ex presidente Nello Musumeci".

"Non tradiremo né deluderemo nessuno: faremo tutto ciò che sarà nelle nostre possibilità", ha proseguito Galvagno. "Abbiamo una grandissima opportunità - ha spiegato -. I governi nazionale e regionale sono dello stesso colore. Ciascuno deve mettere a disposizione il proprio lavoro in maniera sinergica. Questa volta non abbiamo scuse e non ci sarà la possibilità di sottrarsi alle responsabilità

Galvagno, che ha ricordato le vittime di mafia, ha ringraziato Ignazio La Russa - suo padrino piolitico - per "l'amicizia che ha radici ben solide nella nostra Paternò" e a Giorgia Meloni "primo presidente del Consiglio donna". Nel suo ruolo di presidente, ha promesso Galvagno, "farò prevalere il buonsenso, accantonando le appartenenze e gli interessi personali. Mi auguro - ha aggiunto - che l'Ars alzi l'asticella e sia vicino al governo quando si occuperà delle questioni legate alla povertà e anche al ceto medio, che con il carovita è ormai la frontiera del disagio".

Infine il ringraziamento alla "famiglia tutta e in particolare a mio padre, che appartiere a quei 300 camici bianchi che in Italia hanno perso la vita da pensionati per curare i malati di Covid. Che la fede in Dio, la ragione e la volontà mi accompagnino nel mio ruolo da presidente dell'Ars", ha concluso Galvagno.i nella maggioranza di centrodestra. L'elezione si è concretizzata anche grazie al soccorso dei deputati di Cateno De Luca.

L'Ars è stata riconvocata il 16 novembre alle 11 con all'ordine del giorno le elezioni dei vicepresidenti, questori e segretari.

Lo Giudice: "Grazie a noi nessuna imboscata"

A margine della votazione, l'intervento di Danilo Lo Giudice in veste di coordinatore dei movimenti Sicilia Vera e Sud Chiama Nord.  “Prendiamo atto - spiega il deputato - che alla seconda votazione per l’elezione del presidente dell’Assemblea regionale siciliana la maggioranza si è ricompattata. Noi coerentemente e correttamente siamo stati gli unici a dichiarare anzitempo come avremmo votato sia in occasione della prima che della seconda votazione. Alla prima votazione ci siamo astenuti facendolo formalmente rilevare e alla seconda abbiamo votato scheda bianca. Ci è stato chiesto insistentemente da più fronti di non votare scheda bianca alla seconda chiamata evidentemente per rinviare ad ulteriore votazione l’eventuale elezione del candidato della maggioranza. Il nostro netto rifiuto comunicato anche da Cateno De Luca a Gianfranco Miccichè in una breve riunione intercorsa presso la torre Pisana tra la prima e la seconda votazione ha evidentemente costretto la maggioranza a ricompattarsi. Sono sicuro che il mio fraterno amico Gaetano Galvagno di questo ovviamente ci ringrazierà. Abbiamo probabilmente evitato che si creassero le condizioni per le classiche imboscate d’aula finalizzate a far alzare il prezzo in trattative alle quali noi abbiamo dichiarato anzitempo di non essere interessati. Così come ha ribadito stamattina De Luca agli organi di stampa se Gianfranco Miccichè avesse dimostrato coraggio con un atto formale lo avremmo sostenuto.  Al presidente Galvagno formuliamo i nostri migliori auguri di un proficuo lavoro.”

Fonte: PalermoToday

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