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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Precari, sindacati e segretario su fronti opposti: chiesto l'intervento del prefetto e un gran giurì

Spaccatura sulle procedure da seguire dopo l'incontro di Funzione pubblica a Palazzo dei Leoni. Il nodo sulla proroga dei contratti che ora il sindacato vuole sciogliere con un “tavolo qualificato”. E scatta la mobilitazione

Una lettera al prefetto Maria Carmela Librizzi per convocare con urgenza un tavolo di confronto qualificato sul percorso da intraprendere per la stabilizzazione dei precari della città metropolitana di essina. E' la richiesta  della Cisl Fp dopo l'incontro di stamani tra i rappresentanti di Funzione pubblica e il segretario generale di Palazzo dei Leoni.

Un incontro per valutare le condizioni per la proroga dei contratti, in scadenza il prossimo 30 giugno, al 31 dicembre  e l'avvio delle procedure di stabilizzazione dei precari dell'ex Province da cui sono venute fuori due visioni completamente diverse.

Dopo aver ampiamente ribadito che l'avvio delle procedure di stabilizzazione è percorribile, come già detto al tavolo di confronto a Palermo lo scorso 28 maggio, i rappresentanti della Cisl Fp hanno evidenziato come esiste anche la copertura finanziaria per il 2019. «A totale carico della Regione Siciliana – spiegano il referente della Cisl Fp Calogero Emanuele, il segretario aziendale Giovanni Coledi e i rappresentanti dei precari Domenico Calarco e Giuseppe Maggio - le somme sono già disponibili e accreditabili dopo le dovute e necessarie richieste da parte dell'Ente».

Nel corso dell'incontro, però, il segretario generale ha ribadito la non percorribilità a prorogare i contratti al 31 dicembre perché, secondo lui, le condizioni finanziarie e di bilancio dell'Ente non consentono tale proroga. L'unica proroga possibile dei contratti sarebbe quella con scadenza a due mesi, collegata alla obbligatoria e contestuale accettazione del passaggio dei lavoratori alla Resais Spa. Una precondizione che il sindacato giudica “paradossale e che non può essere accettata perché è già stata impugnata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e pende un giudizio di merito presso la Corte Costituzionale». Una proposta che appare irricevibile perché non tiene conto dell'evoluzione normativa sull'adozione dell'emendamento del Decreto Crescita, il cosiddetto  "Salva Province", preceduta dall'accordo Stato-Regione. Il decreto dovrà essere convertito in legge entro il 29 giugno e, pertanto, può essere programmato il piano del fabbisogno del personale, atto propedeutico all'approvazione del Bilancio previsionale 2019, che potrà essere predisposto e adottato in tempi brevi.

La Cisl Funzione Pubblica ha, quindi, scritto al prefetto un confronto coadiuvato da un Giurì d'onore e la presenza di esperti di comprovata competenza e al di sopra delle parti “al fine di delineare un percorso legittimo, così da fugare ogni dubbio posto ancora oggi dal Segretario Generale dell'Ente, nell'interesse dell'Ente stesso, dei servizi da erogare e del personale contrattista».

La Cisl Funzione Pubblica ha quindi deciso di programmare lo stato di agitazione e si riserva di intraprendere ogni utile iniziativa che possa dare una risposta positiva che metta in sicurezza la permanenza nell'Ente del personale contrattista in forza da oltre 25 anni.

Fp Cgil e Csa: "La Città Metropolitana proceda all’immediata proroga dei contratti dei dipendenti precari fino al prossimo mese di dicembre e, contestualmente, avvii le procedure necessarie al percorso di stabilizzazione".

Per Francesco Fucile e Santino Paladino non c’è più ragione che giustifichi il ritardo dell’ex Provincia a dare seguito al percorso in questione, in quanto "a seguito della riunione a Palemro lo scorso 28 maggio, l’amministrazione non aveva sollevato dubbi sulla legittimità dell’iter che avrebbe dovuto mettere in sicurezza i lavoratori per tutto il 2019. Adesso invece qualcosa sembra essersi bloccato, ma non è più accettabile attendere oltre, per ulteriore garanzia si è poi voluto attendere la formalizzazione del Decreto di finanziamento, oltre che del contributo ordinario, della quota complementare, che è stato pubblicato il 4/6/2019 e che consente quindi la possibilità di programmare il piano del fabbisogno del personale, atto propedeutico all’approvazione del bilancio 2019, a oggi, però, assistiamo solo ad un preoccupante immobilismo, ed a 15 gg dalla scadenza dei contratti non si è provveduto alla revoca del D.S. 58/2019 ed all’emanazione dei provvedimenti consequenziali". Fp Cgil e Csa chiedono l’urgente definizione della vertenza "In ulteriore assenza di riscontro entro il termine del 17/6/2019 – concludono Fucile e Paladino – verrà proclamato formalmente lo stato di agitazione del personale e si programmeranno le necessarie azioni di lotta a sostegno dei lavoratori. Il sindaco esca dall’ambiguità e dica chiaramente ai lavoratori il percorso che intende intraprendere evitando di creare ulteriore confusione tra i precari".

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