Il Pd riparte e si rinnova? Le risposte del Partito in un incontro
Un confronto tra quanti hanno condiviso e tuttora condividono la presenza nell'associazione Labdem
“Dove va il Pd? E’ un partito che riparte e si rinnova?” Di questo si discuterà all’iniziativa di oggi, venerdì 29 maggio. Un incontro-confronto tra quanti hanno condiviso e tuttora condividono la presenza nell' associazione Labdem.
In questi anni Labdem e la Fondazione Nuovo Mezzogiorno hanno promosso iniziative e convegni su tanti temi all'odg della agenda politica regionale e nazionale ed in particolare attraverso la scuola della democrazia hanno operato nell'ambito della formazione(non solo in Sicilia) alimentando il dibattito ed il confronto nelle scuole medie superiori e nelle università. Ciò a dimostrazione che " la domanda di approfondimento della politica o meglio la domanda per la partecipazioneè fortemente viva ed avvertita" .
Il prossimo 10 giugno si chiuderà il semestre accademico al Dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Messina e si discuterà sul seguente tema: “Se non esiste democrazia nei partiti può esistere democrazia nel sistema politico? L’incontro di oggi invece avviene nel momento in cui il Pd ha avviato le procedure per la celebrazione dei propri congressi provinciali e regionale in Sicilia .Guardando al modo di essere del Pd in Sicilia nell'ultimo gli interrogativi di questo incontro ripropongono la necessità di auspicabili possibili risposte sui temi economici, su quelli della inarrestabile corruzione politica e della moralità pubblica, sul trasformismo politico irrefrenabile, sui problemi della giustizia su quelli occupazionali sugli sprechi nella formazione, sui problemi della dequalificazione o meglio della incapacità grave della classe dirigente amministrativa, nonchè sulla costruzione di sane politiche delle alleanze.
“La esperienza che ciascuno di noi, iscritto o non, ha maturato in questi anni- scrivono Francesco Barbalace Salvo Lisi- non è stata nè agevole nè facile. Per queste ragioni non essendo interessati alle congreghe ma alla politica ci chiediamo: c'è ancora spazio per ragionare e decidere sull'insieme di questi interrogativi?