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Aumento degli stipendi ai deputati, volano stracci tra De Luca e M5Stelle

L’attacco del capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca e il vicepresidente Nuccio Di Paola: “Basta sceneggiate”. La replica: "Personaggi senza dignità che pur rientrando tra i parassiti della politica pretendono pure di fare i paladini della giustizia sociale"

E’ scontro sull’aumento degli stipendi ai deputati fra il M5Stelle e il leader di Sicilia Vera Cateno De Luca che ha accusato i pentastellati di sapere da tempo dell’adeguamento e di aver boicottato l’emendamento proposto per stoppare l’adeguamento Istat.

"De Luca basta con le sceneggiate"

“Basta con le sceneggiate – è il contrattacco del capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca e il vicepresidente 5 stelle dell'Ars Nuccio Di Paola. - È chiaro a tutti che Cateno De Luca e i suoi, non votando l'emendamento che loro stessi avevano presentato, hanno salvato l'adeguamento degli stipendi dei deputati. È più che evidente, e i verbali lo dimostrano, che è stata la mancanza dei voti di Sicilia Vera e Sud chiama Nord a determinare la bocciatura della norma e a tenere in vita gli adeguamenti che lui, a parole, dice di condannare. È inutile ora cercare di scaricare la colpa ad altri – continuano i pentastellati - Comprendiamo la difficoltà in cui si trova ora, ma gli diamo noi la soluzione per uscire dal vicolo cieco in cui si è cacciato non votando: rinunci all'adeguamento e si tagli lo stipendio come faremo noi e devolva le somme corrispondenti per fare progetti di pubblica utilità come facciamo noi da sempre. Anzi siamo pronti anche a fare un progetto insieme: Cateno De Luca sei pronto a tagliarti lo stipendio?”.

"Di Paola? Un cameriere politico ben pagato"

Non ci sta Cateno De Luca che ha già spiegato di aver lasciato l’aula abbandonando la votazione per protesta perché volevano il voto palese “alla luce del sole”.

“Caro Nuccio Di Paola dal 14 dicembre sapevi dell’aumento Istat delle indennità ed hai taciuto e quando il presidente del Parlamento Siciliano Gaetani Galvagno ha detto a tutti i capigruppo che aveva avuto pressioni romane da Fratelli d’Italia per bloccare questo aumento hai fatto il solito sciacallaggio politico uscendo con una nota stampa e con dei post accusando gli altri di voler l’aumento – attacca De Luca - Per il resto non ho nulla da condividere con personaggi senza dignità che pur rientrando tra i parassiti della politica pretendono pure di fare i paladini della giustizia sociale. Ieri ti sei giustificato dicendomi che da Roma ti avevano imposto di attaccare il centro destra su questa vicenda. Sei politicamente repellente! Ci vedremo in aula quando sarà discusso il nostro disegno di legge per cancellare l’aumento Istat considerato che ne' tu né altri dal 14 dicembre non avete fatto alcun atto per impedire ciò che tu ora consideri una vergogna. Rinuncia agli stipendi aggiuntivi di vice presidente vicario dell'Ars – conclude il leader di Sud chiama Nord - al budget di 200 mila euro annui per consulenza ed all’auto blu con lampeggiante e poi ne parliamo."

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