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VIDEO | Riaperture bar e ristoranti, pressing sul Comune per l'iter semplificato sulla concessione del suolo pubblico

L'interrogazione del consigliere Nino Interdonato: “Da tre mesi in attesa del regolamento sul canone unico. Non possiamo rischiare che i nostri ristoratori restino chiusi a causa della nostra burocrazia”

Il governo sta lavorando alla riapertura di bar e ristorante con una corsia preferenziale a chi ha spazi esterni. Noi da tre mesi siamo in attesa del regolamento a supporto del canone unico comunale e non abbiamo notizie. Ho chiesto al sindaco di adottare quei provvedimenti che danno la possibilità ai commercianti di occupare il suolo pubblico mandando una semplice pec, non possiamo rischiare che i nostri ristoratori restino chiusi a causa della nostra burocrazia”.

E' la presa di posizione del vice presidente vicario del consiglio comunale Nino Interdonato che stamani ha inoltrato una interrogazione sull'argomento particolarmente atteso da tutti quegli esercenti che sperano ora nelle riaperture annunciate dal governo Draghi partire dal 26 aprile.

Interdonato fa riferimento alla delibera numero 10 proposta dall'assessore Dafne Musolino e adottata dal consiglio comunale il 26 gennaio del 2021e interroga per sapere se c'è ancora la volontà  “di dare immediato sostegno alle imprese del mondo della ristorazione, attuando nuovamente le semplificazioni previste all’interno della delibera di G.M. 232/2020’.

Si tratta, nello specifico, della procedura semplificata per rilascio occupazione suolo per l’installazione di soli tavoli, sedie e ombrelloni attraverso una semplice pec ma anche della possibilità di occupare il suolo in via temporanea  all’interno di isole pedonali sperimentali, od in alternative vie secondarie interdette temporaneamente al traffico, proposte rispettivamente da Circoscrizioni, Consiglio Comunale, Giunta Comunale, dai commerciati sia in forma associata che singola. Tali spazi pedonali dovranno essere presidiati da  agenti di polizia municipale coadiuvati dagli ausiliari del traffico.

Infine per le concessioni  “complesse”, ovvero installazione di dehors, chioschi e gazebo, sia permanenti che definitive, previste dalla art.5 comma 2 lett.a e lett.b, si chiede di ridurre i tempi di rilascio rispettivamente da 120 gioni a 30, e da 45 a 15; decorsi tali termini le concessioni sono da intendersi rilasciate.

Nei giorni scorsi era stato anche il consigliere comunale del Pd Alessandro Russo a chiedere di attivarsi per individuare gli spazi pubblici da destinare ai ristoratori in modo da garantire non solo la ripresa ma anche per evitare disagi legati alla circolazione in particolare in alcune zone della città.

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