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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Concessione suolo pubblico, De Luca secondo Matteo: scatta la solidarietà a Interdonato

La risposta del sindaco all'interrogazione del vicepresidente del Consiglio scatena una nuova ondata di polemiche. La Tona: “Comportamento non degno di chi rappresenta la massima istituzione comunale. Se ha prove di reato denunci altrimenti meglio tacere”

“Sono forse io?” e Gesù rispose “tu l’lha detto”. Ricorre a un passo del Vangelo secondo Matteo il sindaco di Messina Cateno De Luca per rispondere all’interrogazione del vicepresidente del Consiglio Nino Interdonato che ieri gli ha chiesto di fare nomi e cognomi sul consigliere che avrebbe agito per tornaconti personali nell’ambito di procedimenti per il rilascio delle concessioni di occupazione suolo pubblico.

De Luca, che già con una diretta facebook di ieri aveva tirato in ballo l’esempio di Giuda, ha messo per iscritto che con le sue dichiarazioni non faceva comunque riferimento ad un consigliere comunale in modo specifico.

“Le confermo di non essere in grado di fornirle il nominativo – scrive il sindaco – di chi si sta adoperando per assistere gli esercenti (che chiedono di potere avere il rilascio di autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico in misura tale da avere sostanzialmente asservito gli spazi pubblici alle loro esigenze commerciali), perché i numerosi cittadini che mi hanno denunciato tale scorrettezza pratica mm mi hanno ancora voluto confidare il nome di colui che muove le fila di questa strategia commerciale. Desidero però rincuorarla – conclude – che non appena verrò a conoscenza di tale nominativo, provvederò senza indugio a depositare formale atto di denuncia all’autorità giudiziaria, chiedendo di intervenire per perseguire l’autore di questa grave condotta anti giuridica, senza tuttavia accogliere la richiesta di un previo suo coinvolgimento essendole del tutto estranea la funzione di organo giuridico”.

A Interdonato, che ha già annunciato la volontà di interpellare l’assessorato agli Enti locali ( “è un continuo tirare la pietra e nascondere la mano”, ha detto) è arrivata la solidarietà del capogruppo di Sicilia Futura, Pietro La Tona: “Il sindaco nel tentativo di gettare sospetti sull’attività politica dei consiglieri comunali (questa volta è toccato a Nino Interdonato) non esita a fare affermazioni, non supportate da elementi concreti, che tentano di gettare discredito sulla persona interessata – scrive La Tona -  Continuo a pensare ed a ribadire che questo comportamento non è degno di chi rappresenta la massima istituzione comunale che, qualora avesse prove di un reato, dovrebbe denunciarlo alle autorità competenti o piuttosto tacere in assenza di elementi probanti. Continuo a pensare che questo stile non mi piace, che non lo condivido e che non mi sento rappresentato affatto da colui il quale utilizzi il metodo di seminare sospetti e discredito per contrastare un avversario politico”.

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