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Regione, De Luca su Defr: "Documento imbarazzante, cercasi legge di stabilità"

Il leader di Sud chiama Nord accusa il governo di non avere una propria visione e insieme a Sicilia Vera chiederanno Sicilia Vera stanno procedendo a predisporre una proposta complessiva

“AAA cercasi legge di stabilità. L’azione di questo Governo si conferma inconcludente. La nostra azione politica ha ristabilito il rispetto del regolamento d’aula e ha inchiodato alle proprie responsabilità il Governo Schifani".

Torna sulla questione della legge di Stabilità regionale il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca, oggi in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni con i colleghi dei gruppi parlamentari Sud chiama nord e Sicilia vera con un duro attacco al presidente della Regione Renato Schifani.

"Denunciando la mancata approvazione preventiva del Defr abbiamo dimostrato la volontà di Schifani di voler evitare la discussione nel merito perché il Documento di economia e finanza regionale del governo Musumeci è palesemente in contrasto con le azioni messe in atto in questo inizio di legislatura dallo stesso Schifani - ha detto De Luca -  Hanno tentato di far finta di nulla non procedendo neanche a far approvare al Parlamento Siciliano il Defr della giunta Musumeci con gli obbligatori aggiornamenti forzando la mano e violando le leggi che disciplinano la filiera dei documenti Finanziari della regione siciliana. Pur avendo stoppato questa ulteriore azione da dilettanti in mala fede siamo seriamente preoccupati.”

Già ieri, in conferenza di capigruppo, De Luca ha illustrato le perplessità che erano già state espresse al presidente dell’assemblea Galvagno con una nota inviata lo scorso 5 gennaio.

“Potevamo bloccare tutto - ha spiegato -  ma il senso di responsabilità ci ha imposto invece di dare priorità alla gestione finanziaria della regione. Bloccare tutto avrebbe infatti significato paralizzare il sistema dei pagamenti. Resta però il fatto che questo Governo naviga a vista e che dimostra ancora una volta di non avere una visione strategica. Prova ne è la scelta del Governo Schifani, sostenuta dall’assessore Falcone, di fare proprio il Defr approvato dalla giunta Musumeci in assoluta continuità con quanto fatto dal governo precedente. Si limiteranno a fare una nota di aggiornamento, ma non solleva Schifani e Falcone dalle proprie responsabilità. È chiaro che l’operazione verità auspicata e annunciata dallo stesso Falcone non ci sarà. Eppure, gli avevamo suggerito cosa fare. Falcone si è fatto prendere dall’ansia di prestazione e alla sua prima legge di stabilità ha dimostrato tutti i suoi limiti. La nostra richiesta ha costretto questo Governo a riscrivere il programma del ciclo di approvazione della legge di stabilità, ma ci stiamo muovendo al buio. È la prima volta che si procede senza avere consuntivi approvati facendo saltare il ciclo delle programmazioni economico finanziarie. Oggi non sappiamo neanche se gli accantonamenti previsti saranno sufficienti o meno, manca un riscontro perché mancano i bilanci consuntivi del 2020, 2021 e preconsuntivo 2022. Senza tenere conto che la spesa per investimenti, vero motore di crescita per l'economia della nostra regione, nel triennio 2023-2025 non cresce, ma continua la sua progressiva decrescita. Segnale forse di un accompagnamento della Regione al fallimento?".

Sicilia Vera e Sud chiama Nord stanno procedendo a predisporre una proposta complessiva che parte dal ciclo della programmazione e chiederanno un confronto nell'ambito del Defr. "Comprendo l’imbarazzo dell’assessore Falcone perché l’unica cosa che possiamo dire di questo documento è che è imbarazzante - ha concluso De Luca - Vedremo adesso la nota di aggiornamento che questo Governo presenterà al Documento di economia e finanza regionale per gli anni 2023-2025, ma nutriamo serie preoccupazioni. Ecco perché non soltanto vigileremo così come abbiamo fatto ma pretenderemo che vi sia coerenza tra il Defr, la nota di aggiornamento e la legge di stabilità.”

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