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"La signora può continuare ad abbaiare": lettera all'Anci di Cambiamo Messina dal Basso contro De Luca

Il movimento legato all'ex sindaco Accorinti non ha dimenticato l'espulsione dai banchi del pubblico di Ivana Risitano e le dichiarazioni del primo cittadino


Una lettera al prefetto, all'assessorato regionale agli Enti Locali e ai vertici dell'associazione nazionale Comuni d'Italia. Il movimento Cambiamo Messina dal Basso non dimentica quanto avvenuto la scorsa settimana durante l'ultima seduta sulla proposta di delibera Cambio di Passo del sindaco De Luca e l'"espulsione" dai banchi del pubblico dell'ex consigliera Ivana Risitano. De Luca - si legge - "Ha rivolto pesanti offese nei confronti di una ex consigliera comunale appartenente al nostro movimento, con frasi e toni inaccettabili, da chiunque provengano ed in qualunque luogo vengano espressi, tanto più nella “casa dei cittadini” e da parte del primo cittadino.  
Non è peraltro la prima volta che il sindaco utilizza espressioni offensive nei confronti dei suoi avversari politici, dei consiglieri comunali, dei cittadini, dei clochard e dei migranti, sia in sede di consiglio comunale che in comizi di piazza o per il tramite della sua pagina facebook, senza preoccuparsi né del ruolo che ricopre, né delle conseguenze che tali espressioni determinano nella comunità, creando in città un clima di tensione e di odio. 

Nel corso della seduta - prosegue il documento - nel momento in cui interveniva per la terza volta il sindaco Cateno De Luca, al quale il presidente ha concesso la parola per complessivi 80 minuti dei 209 minuti di durata complessiva del consiglio, nel verificarsi dell’ennesimo e parossistico attacco del sindaco nei confronti dei suoi avversari politici senza che il presidente del consiglio ritenesse doveroso intervenire, dal loggione dedicato al pubblico una ex consigliera, appartenente al nostro movimento, richiamava l’attenzione del presidente gridando “presidente, c’è un presidente?”. A queste parole il presidente del consiglio, fino ad allora praticamente inerte, decideva di espellere la ex consigliera, tra le proteste anche di alcuni consiglieri comunali. Il sindaco, nel dimostrare di condividere tale provvedimento, controbattendo ad un consigliere che protestava per l’accaduto, gridava rivolto alla nostra associata ex consigliera “La signora può continuare ad abbaiare, noi continuiamo”, facendo precedere tale irriguardosa ed offensiva espressione con ulteriori e gratuiti commenti negativi nei confronti della stessa (“non chiamatela collega, per rispetto di quest’aula”) che si possono sentire distintamente nella registrazione video di alcune tv locali".. 

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