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Venerdì, 19 Aprile 2024
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“Dipendenti autostrade mascalzoni e parassiti”, insorgono i sindacati contro Musumeci

Lettera aperta delle organizzazioni dei lavoratori contro “lo show” del presidente della Regione al Cas di contrada Scoppo. “Siamo stati umiliati. Dimentica che sul bilancio grava personale trasferito dalla Regione”. Chiesto un incontro

“Poverini, siccome non fanno niente, questi dipendenti hanno bisogno dello psicologo”. E giù tutti a ridere, o quasi, compreso l’assessore alle Infrastrutture Mario Falcone. Ma le battute goliardiche del presidente della Regione Nello Musumeci, nei giorni scorsi al Cas di contrada Scoppo a Messina, per il passaggio di consegne in consiglio di amministrazione, non hanno fatto ridere i dipendenti e i sindacalisti presenti che hanno definito l’incontro “uno show”.

Musumeci ha parlato della riduzione del contenzioso, dei rapporti con Anas, di cantieri e fondi per la Messina-Palermo, sulle inchieste che hanno coinvolto il Consorzio autostrade e sulla frana di Letojanni ma ha parlato anche di  “mascalzoni e parassiti” rispetto all’impegno del personale. Una umiliazione masticata per giorni e sfociata ora in un documento di protesta, anzi una lettera aperta al presidente in cui chiedono “di porre fine ai depecrabili attacchi nei confronti dei dipendenti del Consorzio autostrade” ricordandogli che fra questi rientrano rilevanti unità di personale regionale che “i suoi collaboratori hanno trasferito a totale carico del bilancio del Cas al fine di contenere le spese della Regione”.

Il documento, firmato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Sla-Cisal- Ugl – logistica e Viabilità e Lata ricorda pure che “tutti i dipendenti hanno diritto al doveroso rispetto da parte del proprio presidente e non possono assolutamente accettare di essere umiliati da inopportune e commendevoli considerazioni che tanta ilarità hanno suscitato fra i politici seduti al tavolo consortile durante la conferenza di sabato scorso e che sono stata divulgate dalla stampa e po confluite sui social”.

Per concludere: richiesta di convocazione non sensa precisare prima che l’ impegno dei lavoratori si traduce anche con una serie di straordinari e di “migliaia di giorni di ferie” che ancora avanzano perché non possono assentarsi dal posto di lavoro.

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