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Ars, Genovese chiederà il riconteggio: stop alla dinastia politica tra Roma e Palermo

Lo staff dell'ex deputato lavora al ricorso contro i numeri che hanno portato in assemblea regionale De Leo, dopo decenni non ci sarà tra i due parlamenti un esponente della famiglia dell'ex sindaco di Messina

Dall'entourage di Luigi Genovese soltanto la volontà di procedere al riconteggio dei voti di lista nel collegio di Messina visto che soltanto una trentina di preferenze hanno deciso l'elezione. La notizia resa nota ieri pomeriggio dall'ex sindaco Cateno De Luca dell'ingresso all'assemblea regionale del consigliere Alessandro De Leo, in lista con Sud chiama Nord, trapelava da alcuni giorni prima dell'ufficialità e di quanto ufficiosamente calcolato dopo l'apertura delle urne delle elezioni regionali.

Ars, eletto De Leo e non Genovese

Ciò che è certo è che i Popolari autonomisti dell'ex governatore Raffaele Lombardo perdono un seggio all'Ars ma che con la mancata elezione di Luigi Genovese finisce, per il momento, tra Roma e Palermo la presenza di un componente della famiglia dell'ex sindaco e deputato nazionale di Messina. All'Ars è stato più volte deputato lo zio di Luigi Genovese, Franco Rinaldi mentre il nonno omonimo era stato deputato nazionale. Per Genovese si sussurra che sia tra i papabili lombardiani a un incarico nella giunta Schifani. 

Prima elezione all'Ars invece per Alessandro De Leo, un altro figlio d'arte ("minore" per peso e potere politico) visto che il padre Pippo oltre a essere stato sindacalista di lungo corso è stato consigliere comunale per il Megafono di Rosario Crocetta seppur per un solo mandato. 

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