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Natale della Rinascita, la presentazione degli eventi con un bel “Poc” di polemiche

Oggi al Comune la presentazione degli eventi mentre infiamma lo scontro tra la vicesindaco Carlotta Previti e il consigliere Alessandro Russo

Il Natale della RiNascita sarà presentato oggi alle ore 11, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, dal sindaco Cateno De Luca con la vicesindaco Carlotta Previti, gli assessori, i presidenti delle sei Municipalità e i rappresentanti delle Partecipate ma il clima al Comune non è certo da “We wish you a Merry Christmas”.

Sul banco degli imputati non solo l’utilizzo dei fondi utilizzati per le manifestazioni che verranno ma la visione stessa della città e delle sue prospettive di sviluppo e rinascita dopo l’imponente mole di risorse finanziarie che l’amministrazione è riuscita a calamitare.

Quei fondi extrabilancio per il Natale...

Lo scontro si è consumato fra la vicesindaco Carlotta Previti e il consigliere comunale Alessandro Russo in un botta e risposta destinato a durare.

Ad aprire le danze alcune dichiarazioni del consigliere del Pd che con una interrogazione ha contestato l’aumento dei fondi Poc destinati alle manifestazioni natalizie (1.900.000 euro rispetto ai 1.200.000 inizialmente previsti) e ha chiesto di capire quali criteri sono stati utilizzati per incrementar risorse che verrebbero sottratte  alle fasi successive del progetto Pmi Card finalizzato al sostegno del tessuto economico della città di Messina fortemente compromesso dalla pandemia.

Dura la replica della vicesindaco che entra sul piano tecnico dando “lezioni” su cosa è il Poc e ribadendo la bontà un progetto finalizzato a rimuovere squilibri economici e sociali.

“Continuare a distribuire bonus come una sorta di finanziamenti a pioggia come avrebbe voluto il consigliere Russo – ha scritto Carlotta Previti - non solo non avrebbe innescato quel necessario circolo virtuoso di politica attiva per le imprese ma avrebbe comportato il definanziamento dell’intero progetto esponendo l’Ente ad un danno erariale di oltre 15 milioni di euro”.

Gli obiettivi del piano

Per l’assessore, l’obiettivo del Piano Promozionale Città della Musica e degli Eventi è proprio quello di innescare una economia circolare attraverso una politica di marketing territoriale mirata a capitalizzare il “Brand” della città a generare benefici indiretti sull’immagine stessa del territorio, accrescendone l’attrattività, la notorietà, la capacità distintiva e competitiva attirando coloro che decidono di spostarsi e passare un weekend sul territorio attratti da un particolare evento.

“Il richiamo turistico – prosegue - rappresenta, opportunamente veicolato, un potente mezzo di attrazione dei media con un conseguente aumento degli investimenti sui prodotti e servizi delle imprese, considerato il ruolo che un evento ha nella commercializzazione dell’immagine del territorio. Per tale motivo il progetto prevede un portfolio eventi organizzati su base triennale con una fase preparatoria che nel secondo semestre del 2021 e uno start-up tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Pertanto, con Il Natale della RiNascita debutta il piano promozionale: la città dal 8 dicembre 2021 si trasformerà nella culla della musica di giovani artisti, band emergenti, talenti che troveranno opportunità e spazi per esprimere la loro creatività artistica, offrendo al territorio una ricaduta positiva coinvolgendo tutte le imprese che hanno proposto iniziative di marketing imprenditoriale a supporto di ogni evento”.

Gli importi stanziati

E per quanto riguarda gli importi stanziati? “Basterebbe saper leggere gli atti – scrive la vicesindaco -  la delibera n. 581 prevedeva un impegno di spesa di 1.200.000 euro, con la D.G. 686, l’impegno di spesa è di 1.900.000 sia per includere l’intera spesa su base triennale delle risorse umane incaricate di dare contenuto esecutivo e attuazione all’intero piano, sia per l’entusiastica risposta del tessuto  associazionistico, commerciale e imprenditoriale sia del centro storico che di tutti i 48 villaggi e casali che hanno proposto eventi culturali,  musicali e di arti sceniche coniugando alla perfezione la valorizzazione del patrimonio musicale e artistico-culturale con quello delle produzioni del territorio (ricettività turistica, ristorazione, artigianato, enogastronomia) e iniziative specifiche dedicate ai giovani talenti. L’adesione della Camera di Commercio, associazioni di categoria e dei presidenti di Quartiere dimostra che le forze migliori di questa città hanno saputo fare squadra nello straordinario programma di rilancio dell’economia locale”.

Chiude in polemica la vicesindaco: “Adesso, si chieda caro Consigliere se è legittimo spendere quasi due milioni di euro per il Natale 2021 a Messina. Io al posto suo e dei cittadini mi chiederei se è legittimo percepire un gettone di presenza producendo in tre anni politicamente il vuoto cosmico se non sterili ed infondate polemiche”.

La replica di Russo

Non si è fatta attendere la controreplica di Russo: “Il lungo e dettagliato elenco di spiegazioni della Vice Sindaca non smentisce e semmai conferma che sono stati impiegati in feste e festicciole natalizie finora 1.900.000 euro a vale dei fondi POC, che come la stessa Previti graziosamente riconosce servono a rimuovere “squilibri economici e sociali anche mediante nuovi strumenti di intervento e misure rivolte al sostegno delle imprese operanti al Sud”. Apprendiamo pertanto – continua Russo - che nell’ottica di Previti e De Luca gli squilibri economici e sociali e i nuovi strumenti di intervento per far ripartire l’economia messinese post Covid sono le feste di Natale nei villaggi, le ciaramelle per strada e i babbi natali di plastica. Singolare modalità di utilizzo di fondi destinati alla ripresa economica cittadina. A meno che, appunto, per “ripresa economica cittadina”, la Previti e De Luca non intendano riferirsi alle 38 ditte di eventi, tra cui alcune associazioni su cui prossimamente faremo approfondimenti molto seri, che si stanno aggiudicando le decine di migliaia di euro per organizzare questi mirabolanti eventi di attrattività internazionale per le strade di Messina. Se aiutare un tessuto economico cittadino passa da questo, sarebbe stato meglio destinare  coi 7.500.000 euro residui dei contributi diretti a tutte le imprese messinesi e non solo a poche selezionate. Almeno ne avrebbero giovato tutti e non solo quanti fanno eventi e feste in piazza”.

Il sostegno Pmi Card

Russo insiste poi sull’utilizzo dei fondi: “Nulla dice la vicesindaca Previti sulle previsioni che sono contenute nella richiesta di ammissione a finanziamento del progetto ME 1.3.1.c “Sostegno PMI Card”. All’interno della richiesta di impiego di 15.000.000 di euro, si prevedeva espressamente che nelle fasi 2 e 3 (quelle che stiamo vivendo in questi mesi): “(…) verrà realizzata anche una infrastrutturazione tecnologica attraverso la quale sarà realizzato e messo in rete il tessuto imprenditoriale che, grazie anche ad associazioni strutturate di categoria, sarà formato per affrontare la nuova fase del commercio virtuale on line”. Per non tacere di quanto ancora sta scritto: “Sarà sviluppato un servizio innovativo di pay-it-forward per le imprese che potranno grazie alla piattaforma vendere i loro servizi/beni ad acquirenti che, in cambio di una scontistica, siano disposti a usufruire del servizio”.  Ebbene, mentre partono in questi giorni gli eventi natalizi che dovrebbero essere a supporto della “infrastruttura digitale”, che ne è della medesima? La piattaforma delle imprese locali per cui l’Amministrazione ha chiesto 15.000.000 di euro chi la sta realizzando? A che punto di realizzazione è? Perché nella delibera 581 del 13/10/2021 mentre si prevede un impianto di spesa per 7.500.000 in eventi per il prossimo biennio nulla dice, neppure una riga!, sulla piattaforma digitale che ha consentito al Comune di ottenere l’autorizzazione all’impiego di ben 15.000.000 di euro?   E’ evidente, nelle parole dello stesso Comune di Messina, quindi, come di “fondi per l’infrastrutturazione” si tratta. Perché lo hanno scritto loro, negli atti del dicembre 2020, come sopra citati”.

L'aziendalese e il master in business administration

Secondo Russo, il “Piano del Natale della Rinascita è ben lungi dalla strategia di marketing territoriale di cui parla Previti e per il quale si sono ottenuti i finanziamenti POC: al netto dell’aziendalese e degli anglicismi manageriali che, per sventura della vicesindaca, il sottoscritto ben conosce in quanto ex frequentatore di master in business administration, infatti, non si comprende come questo cartellone di tradizionalissimi eventi di strada del Natale, che negli anni tutte le Amministrazioni hanno effettuato a far leva sul bilancio e non sui fondi extrabilancio, potrebbero “innescare una economia circolare attraverso una politica di marketing territoriale mirata a capitalizzare il “brand” attraverso un piano promozionale di eventi che, oltre all’aumento dei flussi turistici sulla destinazione, genererà una serie di benefici indiretti sull’immagine stessa del territorio e dell’intera città metropolitana”, come scrive il Comune nella sua richiesta già citata all’Organismo Intermedio. Quali, tra il tunnel del gelo, gli zampognari per strada o i cori natalizi in parrocchia, infatti, sarebbero gli eventi che porterebbero per la città di Messina e la sua area metropolitana questo innesco di moltiplicatore di economia tale da giustificare l’impegno di quasi due milioni di euro?  Su questo – conclude Russo -  a parte l’inutile e scontato profluvio di begli obiettivi, di target e di altisonanti parole aziendalesi - peraltro non basate su analisi di mercato e su studi di riferimento di benchmark che pure per questi piani si richiederebbero…- la Previti non dice”.

Ma oggi alla presentazione delle iniziative per il Natale al Comune potrebbe essere colmata la lacuna.

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