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Referendum Montemare, Croce lancia il piano B: "Meglio un assessorato al decentramento"

Il candidato sindaco apre a Castanea il secondo comitato elettorale ed interviene sull'ipotetico nuovo comune che racchiude parte dei villaggi del sesto quartiere. Picciolo chiede di accorpare il voto con le regionali

L'argomento è caldo e lo sarà almeno per un altro mese, fino a quando si andrà al voto (ricorso al Tar permettendo). Stiamo parlando del referendum sulla nascita del nuovo comune di Montemare che dovrebbe racchiudere parte dei villaggi che attualmente compongono la sesta circoscrizione cittadina. Un argomento ai primi posti nelle agende anche dei candidati a sindaco mentre sull sfondo resta aperto il confronto tra chi sostiene l'idea e chi invece preferirebbe mantenere l'attuale assetto. Tutto si gioca anche sulla data in cui si andrà al voto che al momento è quella del 12 giugno, la stessa in cui sono previste le comunali.

Il nuovo ricorso al Tar del Comitato promotore, che spinge per posticipare il referendum, trova l'appoggio di Beppe Picciolo. Il segretario regionale di Sicilia Futura chiede di accorpare il voto alla regionali fissate per il prossimo autunno. "Non coinciderebbe - spiega Picciolo -  con consultazioni amministrative locali (e la legge verrebbe così rispettata) e non ci sarebbe cmq problema di quorum, in quanto gli elettori che andrebbero a votare sono sovrapponibili; si darebbe tempo e modo alla Amministrazione eletta il 12 giugno di poter elaborare una proposta concreta a tutte le circoscrizioni periferiche in enorme sofferenza per concedere loro una reale autonomia gestionale e politica; si potrebbe interloquire con il Comitato promotore per trovare una soluzione tecnica e politica concreta che desse risposta alle loro esigenze".

Maurizio Croce entra in modo più dirompente sull'argomento e propone un piano B. Il candidato a sindaco per il centrodestra ha trattato il tema pomeriggio a Castanea, sede tutt'altro che casuale, dove ha aperto il secondo comitato elettorale. "Non immagino il Comune di Montemare, non voglio immaginarlo. Ma comprendo pienamente le motivazioni che hanno portato le comunità di questi territori a toccare con mano il limite della sopportazione. Castanea rappresenta uno dei luoghi simbolo della scarsa attenzione che l’amministrazione ha palesato nei confronti delle periferie. La nascita del comitato Montemare è una conseguenza di questo disinteresse: siamo di fronte a una parte di città che si è sentita abbandonata. È arrivato il momento di creare un assessorato che abbia un rapporto diretto con le circoscrizioni – l’assessorato per le Politiche di Decentramento - che garantirà una tutela concreta da parte dell’amministrazione".

Croce ha poi illustrato un progetto a più ampio respiro. "Rispetto a questi territori manca una visione su larga scala, un progetto di valorizzazione reale ed efficace. Abbiamo una serie di borghi, sul nostro territorio, che rappresentano vere e proprie perle. Immagino un circuito turistico che non si fermi al solo mare: sarebbe illogico per una città che offre lo spettacolo del mare misto a quello dei paesaggi collinari. Il processo deve essere circolare: dal mare alla collina, per terminare nuovamente al mare, costruendo un percorso turistico che abbracci l’intera città. Abbiamo la grande occasione di attrarre fondi per progettare processi seri e concreti di valorizzazione. E noi non ci faremo sfuggire questa opportunità storica".

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