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Sistema portuale dello Stretto, habemus Mario Mega

Il ministro Toninelli non scende a compromessi col presidente della Regione Musumeci e nomina l'ingegnere dirigente tecnico a Bari. La soddisfazione del Movimento5Stelle: “Incarico sottratto alle opposizioni strumentali di chi preferiva gli amici degli amici”

Venire a patti con il presidente della Regione Musumeci o insistere con la nomina del nuovo presidente dell'Autorità di sistema portuale dello Stretto?

Alla fine, il ministro Toninelli ha deciso. Lo Stretto avrà un ingegnere Mega. Lo annuncia la senatrice Barbara Floridia e gli altri portavoce del Movimento 5 Stelle.  “Con la decisione di ieri del Consiglio dei Ministri si è posto fine all’assurdo ostruzionismo della Regione Siciliana. L’ingegnere Mega si insedierà presto alla presidenza della nuova ADSP dello Stretto. Dopo gli ostacoli frapposti dal presidente Musumeci - si legge in una nota - noncurante delle sorti di un territorio che ha urgente necessità di progredire e con il solo intento di rallentare le nomine che non provengono dalla sua scrivania, finalmente posso confermare che l’avvio della nuova ADSP dello Stretto è ormai prossimo, ed il presidente Mario Paolo Mega si insedierà presto alla guida dell’Ente che ridarà lustro all’area dello Stretto".

Tutti i portaVoce nazionali del M5 Stelle Francesco D’Uva, Barbara Floridia, Alessio Villarosa, Grazia D’Angelo e Antonella Papiro, insieme ai colleghi regionali Valentina Zafarana e Antonio De Luca, manifestano grande soddisfazione al via libera per l'insediamento di Mega quale presidente della nuova Autorità di Sistema dello Stretto sancito dall'odierno Consiglio dei Ministri.

“Avevamo promesso l’istituzione di un’Autorità Portuale - spiega D'Uva - che preservasse e valorizzasse le peculiarità dello Stretto, e così è stato. Con la nomina del nuovo presidente siamo certi che, da ora in poi, si porteranno avanti politiche volte a incentivare il nostro territorio. Finalmente diventerà operativo un sistema per cui ci siamo battuti per anni, un sistema che mette al centro le caratteristiche della nostra area e che dà valore, tra gli altri, a concetti come economia, sviluppo e continuità territoriale”.

"Quanto accaduto in Consiglio dei Ministri” – conclude Floridia – “è la dimostrazione di quanto sia diversa la rotta tracciata dal M5S rispetto a quella seguita dalla vecchia politica. Con l’istituzione dell’ADSP dello Stretto abbiamo dato vita ad un progetto di rilancio di un’intera area, pienamente supportato dal Governo nazionale, e non potevamo cedere di un millimetro rispetto alle opposizioni strumentali di chi preferiva gli amici degli amici ad un professionista di altissimo livello quale l’ingegnere Mega alla guida di un’ente strategico per il territorio. Queste decisioni così come la costante attenzione per la Valle del Mela e la recente istituzione del tavolo tecnico teso a riqualificare la Zona Falcata di Messina, rappresentano il sempre crescente interesse che il Governo Nazionale, su input dei portavoce del M5S, nutre per questa terra, e non permetteremo che venga svilito dalle logiche predatorie di chi fa politica sulle spalle dei cittadini."

Mario Mega, attualmente ricopre il ruolo di dirigente tecnico all'Autorità portuale di Bari ed il ministro Toninelli ne ha esaltato da subito il curriculum trovando la ferma opposizione di Musumeci. Ma è al ministro che spetta la nomina in base all'articolo 10 della legge 169, che ha modificato la legge 84 del 1994 (quella che istituì le 24 Autorità, oggi ridotte a 16) «d'intesa con il presidente o i presidenti della Regione interessata. In caso di mancata intesa si applica la procedura di cui all'articolo 14-quater della legge 241/1990».

Secondo le norme, Toninelli può tenterà di convincere Musumeci, e il presidente della Regione Calabria Oliverio, a dare l'assenso alla nomina di Mario Mega oppure ripiegare su altre scelte. Ma il dato, ormai è tratto. 

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