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Nuova Atm spa, sindacati preoccupati per il futuro dei lavoratori

Le perplessità all'incontro con il vicesindaco Mondello. Che chiarisce: “Il trattamento economico dei dipendenti sarà approfondito dalla società dopo le opportune verifiche”. Le organizzazioni che avevano detto sì al SalvaMessina oggi sono critiche

Alcune perplessità sugli aspetti tecnici e spirito di collaborazione e un nuovo appuntamento fissato per il 18 settembre. Si è concluso così l'incontro presieduto dal vicesindaco Salvatore Mondello, ieri a Palazzo Zanca,  tra parte dei componenti il CdA della nuova Atm Spa, uno dei liquidatori della vecchia Atm Roberto Aquila e le organizzazioni sindacali di categoria.

“Il confronto – ha sottolineato Mondello – rappresenta la chiusura di un percorso tracciato in questi mesi che ha visto chiarire i cinque punti programmatici sui quali si è ragionato nel periodo intercorso e ha consentito di proseguire la discussione in seguito alla messa in liquidazione dell’Azienda Trasporti, evidenziando le linee di indirizzo politico, in attesa della definizione degli aspetti tecnico finanziari della nuova SPA”.

Le organizzazioni sindacali presenti hanno espresso alcune perplessità su aspetti meramente tecnici, relativi principalmente alla situazione specifica dei singoli dipendenti che mostrano preoccupazione per il loro futuro. Il vicesindaco ha chiarito che le questioni prettamente tecniche e attinenti il trattamento economico dei lavoratori saranno approfondite dalla società nel momento in cui saranno effettuate le opportune verifiche, al fine di avere un quadro chiaro e poter dare risposte certe e definitive. Il tavolo tecnico si è concluso in un clima di collaborazione reciproca, nella consapevolezza che, per perseguire l’obiettivo di una gestione snella e funzionale, sono necessari gli sforzi di tutti, amministrazione, parti sociali e lavoratori.

Si è infine concordato di aggiornare il prossimo incontro al 18 settembre, data nella quale sarà stato definito il futuro assetto della Società, nell’ottica di un incremento dell’efficienza del servizio e di una migliore fruizione per i cittadini.

Cisl, Faisa, Ugl e Orsa, ovvero le sigle firmatarie del SalvaMessina scrivono: "Dopo la fase di organizzazione generale, è giunto il momento di esaminare i dettagli, anche per rassicurare cittadini e lavoratori messi sotto pressione da sistematiche fake news fatte circolare da soggetti che hanno evidente interesse politico al caos e al fallimento del progetto approvato dal Consiglio comunale, mantenere i livelli salariali significa garantire tutte le voci oggi presenti in busta paga, compresi gli compresi gli scatti di anzianità che incidono significativamente nel salario e rappresentano un legittimo riconoscimento contrattuale, soprattutto per i lavoratori con notevole anzianità di servizio, purtroppo le risposte dell’assessore sono state evasive – aggiungono i rappresentanti sindacali – e quindi abbiamo chiesto di accelerare i tempi per evitare di trattare questioni delicate alla vigilia dell’avvio della nuova Azienda Trasporti"

Il fronte sindacale che, responsabilmente e mettendoci la faccia - si legge - ha condiviso il programma del “Salva Messina” oggi ne rivendica i contenuti e non è disposto a concedere deroghe.

«Le rassicurazioni di rito non sono sufficienti, l’Amministrazione deve chiarire se si trova nelle condizioni di liquare il Tfr, di mantenere gli attuali livelli occupazionali e salariali e quantificare il contributo del Comune verso la nuova Atm S.pa. che, secondo calcoli discussi con i sindacati durante l’elaborazione del piano del riequilibrio, non può essere inferiore a 23 milioni di euro annui"

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