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Secondo Palazzo di Giustizia, i Cinquestelle stoppano De Luca

La senatrice Grazia D'Angelo ha scandito le nuove tappe del progetto all'ex ospedale Militare sul viale Europa. Il sindaco aveva annunciato a settembre la presentazione del suo piano al parcheggio di via La Farina. Ballano 18 milioni di euro, le tappe della vicenda

Sul nuovo Palazzo di Giustizia i Cinquestelle barrano la strada al sindaco De Luca. Si andrà avanti con il progetto voluto anche dall'ex amministrazione Accorinti (ex ospedale militare della caserma Scaglioni) e non con quanto ha in mente De Luca di realizzare la nuova sede nell'area del parcheggio di via La Farina. Parliamo del protocollo di intesa tra il Comune di Messina, l’Agenzia del Demanio e i ministeri della Giustizia e della Difesa, firmato ormai più di due anni fa.

Si terrà a metà giugno il Tavolo tecnico fra i funzionari ministeriali e quelli del Demanio per fare il punto sull’avanzamento del progetto. A Palazzo Madama, un’interrogazione parlamentare è stata presentata della senatrice del M5s Grazia D’Angelo, che  di concerto con i portavoce messinesi Francesco D’Uva, Valentina Zafarana, Antonio De Luca, Barbara Floridia e Antonella Papiro chiede di conoscere tempistiche certe sullo stato delle procedure. "Il prossimo 27 maggio - spiega la senatrice - avvierò i contatti fra le parti istituzionali per definire l’incontro esecutivo, facendo seguito al dialogo già avviato con i ministeri competenti. Si tratta di un progetto già approvato e calendarizzato, frutto di un accordo discusso, condiviso e atteso da troppo tempo. È adesso fondamentale accelerare la realizzazione dell’accordo di programma anche per non dare adito a proposte fantasiose e irrealizzabili che rischiano di procrastinare ulteriormente un’opera strategica che ha già subito troppi ritardi. Quello del Palagiustizia satellite, opera che consentirà allo Stato di non dover più sborsare oltre un milione di euro di fitti passivi a privati, è un argomento per il quale il M5s si batte già dal 2014 quando l’attuale capogruppo alla Camera Francesco D’Uva presentò un’interpellanza all’allora ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri per risolvere l’annoso problema della mancanza di locali adeguati".

Ballano diciotto milioni di euro per la progettazione. Il sindaco De Luca, nel giorno dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2019 non volendo passare come responsabile per i ritardi nel trovare una sede alternativa a Palazzo Piacentini aveva detto: "Oltre 18 milioni di euro fermi da oltre 30 anni per realizzare il nuovo palazzo di giustizia ma il Comune di Messina non è stato in grado di decidere il luogo e realizzare l’opera il 9 febbraio 2017 è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra il Ministero della Difesa, Ministero di Giustizia, Agenzia del Demanio, Comune di Messina che prevede la realizzazione del Palagiustizia presso l’ospedale militare previa ristrutturazione di un altro immobile (ex molini Gazzi) dove trasferire le attività dell’ospedale militare: per la serie se va tutto bene tra 10 anni se ne parla, noi non condividiamo questa soluzione e abbiamo già redatto un progetto di massima che dimostra la convenienza a realizzare il Palagiustizia in via La Farina dove c’è un parcheggio di proprietà del Comune di Messina, a settembre sarà pronto il progetto esecutivo del Palagiustizia in via La Farina, nonostante noi come comune non abbiamo più competenza in merito e vedremo cosa succederà”.

Nel febbraio di due anni fa la firma di quel protocollo d’intesa e la soddisfazione dell’allora amministrazione Accorinti. Fu deciso per sopperire ai disagi del personale della Giustizia che Il secondo Palazzo dovrà sorgere nelle aree dell’ex ospedale Militare sul viale Europa. La nota del direttore del Demanio Roberto Reggi venne ricevuta dalla giunta Accorinti dopo un lavoro di tre anni e due mesi. “Un risultato importante che risponde a esigenze vere della città” – disse allora l’ex assessore all’Urbanistica Sergio De Cola. Ma la nuova amministrazione che si è insediata da quasi un anno non è dello stesso avviso dei predecessori.

Il progetto deluchiano prevede la creazione di un edificio composto da vari blocchi e con una superficie complessiva di 13.000 metri quadri, la struttura sarò composta da un piano interrato e da nove piani fuori terra. Costo che salirebbe a 40 milioni di euro e si cercherà l’aiuto dei privati. Il nuovo Palagiustizia dovrebbe “convogliare” in un’unica struttura i vari spazi per i quali adesso il Comune spende circa 1,2 milioni di fitti passivi.

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