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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Più di 1700 messinesi scelgono un Pd sempre più "alternativo" a De Luca

Il coordinamento provinciale soddisfatto dei risultati dell'ultimo tesseramento. I dem cercano la quadra e puntano ai comuni prossimi alle elezioni. Solidarietà ai consiglieri che hanno detto no al "cambio di passo"

Sono 1770 i messinesi, tra capoluogo e provincia, che hanno scelto il Pd.

Questo il dato al termine della campagna di tesseramento accolto con soddisfazione dal coordinamento provinciale. I Dem sembrano adesso puntare ad una nuova fase cercando un equilibrio che finora è mancato. 

Lo fanno ribadendo la propria ferma opposizione all'amministrazione De Luca. Il Pd resta infatti arroccato su una posizione "alternativa" e coccola i suoi consiglieri comunali che si sono fermamente opposti al "cambio di passo" voluto dal primo cittadino. Il partito ha anche manifestato "solidarietà per gli immotivati attacchi personali subiti in aula nell’ultima seduta di consiglio comunale dai consiglieri  Gaetano Gennaro, Antonella Russo e Alessandro Russo".

La delibera sul documento programmatico ha creato però non pochi sussulti. Da un lato la fuga al gruppo misto di Libero Gioveni, in rotta di collisione con i colleghi piddini dopo l'appoggio al primo cittadino e ormai orientato a valutare nuovi percorsi politici che da Roma potrebbero raggiungere lo Stretto. Dall'altro gli attacchi di Articolo Uno al deputato Pietro Navarra e alla sua decisione di "far cambiare passo" ai consiglieri LiberaME.

Elezioni 2020

Ma il 2020 può offire l'occasione del riscatto. Il Pd infatti guarda alle prossime amministrative. Tra i 12 comuni messinesi che andranno a elezioni spiccano Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo e Giardini Naxos. Alla riunione provinciale si è toccato anche questo argomento.

"Il partito democratico - è emerso nel corso del vertice -  grazie anche all’ampia adesione registrata nel tesseramento, si impegnerà per proporre candidature e programmi in grado di rispondere ai gravi problemi che affliggono il nostro territorio".

E proprio in considerazione della necessità di fare il punto sulla situazione politica e sulle imminenti scadenze elettorali, il coordinamento ha chiesto la convocazione della direzione del partito alla presenza del commissario regionale Alberto Losacco  in attesa che si metta in moto la macchina per aprire la fase congressuale.

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