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Scontro interno al Pd, Orfini: "I dirigenti siciliani andrebbero commissariati"

Il duro attacco a Barbagallo: "Poi uno si chiede perché il Partito democratico in alcune regioni non è credibile. Lo scopo del segretario è stato farsi eleggere, non vincere"

"Poi uno si chiede perché il Pd in alcune regioni non è credibile: perdiamo male le politiche, perdiamo disastrosamente le regionali arrivando addirittura terzi". Il conflitto interno al Partito democratico siciliano diventa un caso nazionale. Matteo Orfini ha attaccato così la segreteria di Anthony Barbagallo commentando la direzione regionale che si è svolta sabato scorso a Palermo alla presenza del vice segretario nazionale Peppe Provenzano. Lo ha fatto durante un colloquio con i responsabili siciliani di LeftWing riportato dal sito Ansa.it.

"Il segretario regionale e il gruppo dirigente invece di riconoscere la sconfitta e fare un passo indietro - attacca Orsini - dicono che va tutto bene e che resteranno al proprio posto forti di questi risultati. Perché il loro unico obiettivo non era vincere o almeno rafforzare il Pd, ma eleggere se stessi. Obiettivo al quale hanno sacrificato la nostra comunità. In un partito normale un gruppo dirigente così sarebbe commissariato in 5 minuti". 

Sabato scorso Barbagallo aveva fatto capire che non si sarebbe dimesso. "Sono pronto ad assumermi la responsabilità delle scelte che ho fatto, non di quelle che non ho fatto e che non ho potuto in alcun modo impedire", aveva detto nel corso della direzione regionale del partito che ha analizzato l'esito del voto alle elezioni politiche e regionali, al San Paolo Palace.

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