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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Piano Tari, giunta contro consiglio per il rinvio della delibera

Su proposta del consigliere Rizzo l'aula attende i provvedimenti del Consiglio dei Ministri sul documento economico della tassa rifiuti. Gli assessori Previti e Musolino attaccano, il segretario Pd parla di fallimento dell'amministrazione

Sul piano economico rifiuti cercasi maggioranza in aula. Su proposta del consigliere Massimo Rizzo passato l'aggiornamento in serata per la trattazione e forse votazione. Ma se il Consiglio dei Ministri prorogherà al 31 luglio i termini ci sarà uno slittamento della scadenza fissata oggi. Solo in quattro, gli esponenti del gruppo misto, hanno votato per il rinvio. Il vicesindaco Carlotta Previti e l'assessore Dafne Musolino in una nota congiunta hanno accusato il Consiglio di tenere in ostaggio la città: "La tattica attendista del Consiglio Comunale che oggi, con il solo voto contrario dei consiglieri del Gruppo Misto Serena Giannetto, Francesco Cipolla, Nello Pergolizzi, Salvatore Serra, ha deciso di sospendere i lavori d’aula fino alle 19,00 - scrivono i due assessori - in attesa che il Consiglio di Ministri si pronunci sulla proroga al 31 luglio 2021 del termine per l’approvazione del Piano Economico Finanziario, dimostra l’assoluta inconsistenza politica di quei consiglieri che hanno dichiarato di non avere avuto il tempo necessario per approfondire la delibera che era stata presentata 5 giorni fa e ampiamente discussa e approfondita nelle commissioni competenti (bilancio e ambiente) nei precedenti giorni di lunedì e martedì. Questi consiglieri, così impegnati a far altro da non avere trovato il tempo, nei 5 giorni precedenti per studiare e approfondire la delibera, hanno preannunciato di volersi avvalere della eventuale proroga che il Consiglio dei Ministri ha comunicato di volere concedere fino al 31 luglio per l’approvazione del PEF, commettendo un errore che denota la loro assoluta mancanza di serietà nello svolgimento del loro impegno civico. La proroga che il CdM pare abbia intenzione di concedere è infatti destinata ad aiutare quei Comuni che non sono arrivati in tempo a predisporre il PEF, ma non avrebbe dovuto avere alcun effetto per quegli Enti, come il Comune di Messina, che dimostrando serietà ed efficienza, avevano già pronto il Piano, munito dei relativi pareri di legge e degli enti di controllo (ARERA e SRR). La mancata approvazione del PEF 2021- come spiegato in Aula -  provocherà gravi danni al servizio".

Il segretario del Pd Franco De Domenico parla di fallimento dell'amministrazione comunale visto l'aumento della Tari: "Nel 2018, in campagna elettorale, il sindaco prometteva un risparmio del 30 per cento della TARI, una volta estesa a tutta la città la raccolta differenziata. Bene nel 2018 (così come sostanzialmente dal 2013 al 2017) la TARI valeva poco meno di 49 milioni. Quest’anno, completata la raccolta differenziata su tutto il territorio comunale, poi magari vedremo come, ci aspettavamo una TARI di 34 milioni (30% in meno di 49 milioni) - scrive De Domenico - invece la proposta dell’amministrazione è aumentarla a 54.180.780,00, quasi 20 milioni più del promesso, altro che 9 per cento di aumento, siamo oltre il 58 per cento. Detto questo ci pare evidente che il sistema abbia fallito su tutti i fronti: da quello della qualità del servizio, che è sotto gli occhi di tutti, a quello delle procedure
amministrative.  L’utilizzo sistematico del subappalto, politicamente è un fallimento, può essere legittimo, ma di fatto è una “privatizzazione non desiderata” del servizio, peraltro in un settore “delicato e contiguo” alla criminalità organizzata, con il rischio,
anzi vista la proposta, con la certezza, di un aumento dei costi. Ovviamente l’amministrazione giustifica il maggior tributo con gli accantonamenti previsti dalla legge (non dicendo che sono dovuti alla inefficienza nella riscossione), piuttosto che con l’inerzia della Regione nel trovare soluzione per smaltire l’indifferenziato e l’umido, ovvero con l’incremento dei costi per le nuove assunzioni, 70 nel 2020 e 128 nel 2021 (anche queste non prevedibili nel 2018?, anche queste necessarie?) ma nulla dice dell’appalto di 20 milioni ai privati".  

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