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Inizia l'era Schifani (ma senza assessori): "Onestà e trasparenza, così teniamo fuori la mafia"

A Palazzo d'Orleans va in scena il passaggio di consegne con il predecessore Nello Musumeci che saluta e ringrazia: "Abbiamo respinto lobbysti, affaristi e Cosa nostra"

Ieri la proclamazione in Corte d'appello, oggi Schifani la cerimonia di insediamento alla presidenza della Regione. A Palazzo d'Orleans va in scena il passaggio di consegne con il predecessore Nello Musumeci. Per lui tempo di commiato e ringraziamenti: "Abbiamo tenuto fuori dai palazzi lobbysti, affaristi e mafiosi".

Quindi l'ex presidente ha aggiunto: "Il mio è stato un governo stabile, ringrazio la mia Giunta e le forze politiche che lo hanno sostenuto. Abbiamo cambiato solo pochi assessori per ragioni fisiologiche, non abbiamo mai avuto un giorno di crisi. Lascio una Regione con le carte in regola, per dirla con. Il compianto Piersanti Mattarella. La Regione ha ritrovato la sua credibilità istituzionale. In questi 5 anni abbiamo fatto un lavoro straordinario, malgrado due anni di pandemia. Nessun altro in questo contesto avrebbe potuto fare di più. Con grande piacere passo la mano ad un presidente di grande credibilità istituzionale come Renato Schifani".

Musumeci ha poi indicato i dossier da completare: dai due termovalorizzarori "che porranno fine al calvario dell'emergenza rifiuti", il centro direzionale di re si trasferiranno i dipendenti regionali, l'ismett 2, il centro congressi e la ragusa-Catania. Quindi ha regalato a Schifani un libro: "Il futuro, storia di un'idea" di autori vari. Schifani ha contraccambiato con un testo di Michele Ainis e Vittorio Sgarbi: "La costituzione e la bellezza". 

Il neo presidente dal canto suo ha affermato: "Musumeci mi lascia un percorso avviato. Sui rifiuti, tema che rischia di esplodere. Le forze politiche del passato si sono nascoste in modo demagogico dietro la tutela dell'ambiente. Occorre avere lungimiranza, tu l'hai avuta. Non possiamo fare a meno dei termovalorizzarori". 

Schifani, al momento, dovrà guidare da solo la Regione. Le dodici deleghe di Giunta restano in mano al governatore. Gli assessori scelti da Schifani, per via di una norma varata nella legislatura appena conclusa, potranno insediarsi solo dopo aver prestato giuramento a Sala d'Ercole. "I tempi li scandisce la legge e io li rispetto. La nuova Giunta sarà frutto di concertazione fra tutte le forze di maggioranza. Io però non sono innamorato degli schemi. La legge prevede tempi medio-lunghi e bisogna aspettare", ha sottolineato Schifani.

Quindi un riferimento alla lotta alla mafia: "Cosa nostra si combatte anche con la legge. La trasparenza sarà una priorità, non accetterò mai mai accordi al ribasso che possano danneggiare i siciliani. Onestà, dialogo, trasparenza e decisione. Quando ci sarà da decidere non mi farò tirare per la giacca".
"Questa terra deve proseguire il percorso di crescita economia che tu - ha concluso Schifani rivolgendosi a Musumeci - che tu hai iniziato". 

Fonte: PalermoToday

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