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L'ex ministro Provenzano incontra i candidati Pd: "Navarra pensava che il nostro partito fosse un taxi"

Nel salone delle Bandiere i democratici hanno fatto quadrato accanto all'ex esponente di governo: "La Destra ha utilizzato l'alibi del Ponte per non realizzare le opere importanti". Stoccata anche a Cateno De Luca

"Il Pd ha tanti figli e tanti padri ma non bisogna annoverare tra questi i trasformisti, la scelta di Navarra è di concepire il nostro partito come un taxi": l'ex ministro Peppe Provenzano è stato nel salone delle Bandiere del Comune per incontrare i candidati alle elezioni Politiche e regionali e i simpatizzanti dei democratici. E la polemica sull'addio del deputato uscente oggi vicino alle posizioni di Forza Italia non è mancata: "Riprendendo le parole di Navarra dico che il Pd non è più il partito di Renzi che in Sicilia candidava trasformisti di ogni colore politico, oggi con Caterina Chinnici abbiamo una grande opportunità di rilancio" - ha risposto Provenzano.

Sul Ponte dello Stretto l'ex ministro a nome del Pd si è detto d'accordo con la posizione del governo Draghi di valutare gli studi di fattibilità in base alle nuove tecnologie: "La mia polemica non è stata mai per ragioni ideologiche ma contro l'imbroglio ai siciliani che con il Ponte la Destra ha fatto in questo territorio, il Ponte non può essere l'alibi per non realizzare le opere fondamentali, sono stato io a sbloccare i lavori per l'Alta velocità di Rete tra Messina, Catania e Palermo". 

Per l'ex ministro il candidato alla presidenza Cateno De Luca è "Un pericolo per la Sicilia, sta raccogliendo trasformisti e rischia di rendere ancora più isolata la Sicilia sulla scena nazionale perché non si risolvono i problemi con show e pagliacciate". 

Ad introdurre i lavori Antonio Saitta: "Finalmente a Messina il Pd si presenta senza padroni e senza esponenti calati dall'alto". La vicesegretaria provinciale Maria Teresa Parisi: "I nostri elettori (rivolgendosi a Provenzano) vogliono la vostra presenza costante, il Pd è un partito serio e responsabile e lo ha dimostrato in questi anni molto difficili anche se questo non fa presa nell'elettorato ma pensate soltanto che la caduta del governo ha bloccato i progetti del Pnrr". 

Tra le proposte del Pd per le elezioni nazionali il salario minimo, lo ius scholae per i bambini (chi studia in Italia è italiano), affitti più bassi per gli studenti e i lavoratori under35, assunzioni di medici di famiglia. 


 

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