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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

La Regione sollecita il sindaco sul referendum Montemare, Cacciotto: “Non basta un balcone sui laghi per rivoluzionare il territorio”

Il consigliere della terza municipalità invita l' amministrazione Comunale ad una profonda riflessione sui temi del decentramento. “Nonostante sia stato partorito un nuovo regolamento, che ha cambiato il termine Circoscrizione con Municipalità, nulla è cambiato”

“Non sappiamo cosa accadrà col referendum Montemare, dichiara Cacciotto, sappiamo però che non basta "un balcone sui laghi" a rivoluzionare un territorio. L' auspicio, che maturi, a chi di competenza,  la consapevolezza di riorganizzare tutta la macchina amministrativa e burocratica per dare il valore che meritano a organi istituzionali, le Municipalità, che si prodigano in tutti i modi per la risoluzione delle problematiche e per dare voce ai cittadini”.

E’ l’attacco del consigliere della Terza Municipalità, Alessandro Cacciotto, dopo la Regione ha deciso di intervenire, su sollecito del Comitato Montemare, chiedendo di “attivare l’iter di convocazione della consultazione referendaria” che possa portare, in caso di voto favorevole, all’istituzione del nuovo comune. Sono stati gli stessi componenti dell’associazione a comunicare la richiesta del dipartimento Autonomie locali della Regione siciliana dopo aver già sollecitato Palazzo Zanca. Al sindaco viene chiesto di uniformarsi alle date elettorali previste per le elezioni amministrative di questo autunno, anche in Sicilia, e cioè quelle comprese tra domenica 10 ottobre e domenica 24 ottobre 2021. 

“Il referendum Montemare rappresenta una  sconfitta delle politiche per il decentramento”, scrive oggi Cacciotto che invita l' amministrazione Comunale ad una profonda riflessione.
“Fette di territorio rivendicano servizi, rappresentanza, poteri decisionali,  ed invece, per quel che concerne l'organo istituzionale che dovrebbe essere il riferimento,  è cambiato solo il nome, da  Circoscrizione a Municipalità. Da decenni - continua il consigliere della terza Municipalità di Fratelli d'Italia - si parla in città di decentramento amministrativo senza che alle parole siano seguite fatti concreti,  ed è  del tutto evidente, un accentramento amministrativo che taglia purtroppo fuori sia come servizi che come “potere decisionale” le Municipalità”.

Decentrare i servizi è un modo per avvicinare la Pubblica amministrazione al cittadino, ed il referendum del Comitato, secondo Cacciotto, è la risposta ad un decentramento inesistente, a sottovalutare che ci sono “porzioni di territorio” che rivendicano la presenza che poteva e che deve essere garantita dando concretamente alle Circoscrizioni o Municipalità i tanto famosi “pieni poteri”, anche e soprattutto in termini di risorse oltre che di servizi ed uffici. “Invece,  ancora oggi, nonostante sia stato partorito un nuovo regolamento, che ha cambiato il termine Circoscrizione con Municipalità, nulla è cambiato”, conclude.

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