rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Consorzi di bonifica e rifiuti, De Luca infiamma il dibattito: "Persi 400 milioni e dobbiamo sentire sghignazzare Musumeci"

Dai progetti del Pnrr bocciati al dibattito all'Ars sull'emergenza spazzatura. L'attacco del leader di Sicilia Vera: "Non si possono scaricare la responsabilità su quelli che c'erano prima, non hanno fatto niente e continuano a non fare nulla"

"L’agricoltura è in ginocchio per il costo dell'acqua, abbiamo perso 400 milioni di euro sulla riqualificazione delle reti irrigue, e dobbiamo sentire sghignazzare Musumeci. E' stato lì cinque anni, parla come se si fosse insediato ora, si permette di dire che è normale che una regione al cospetto di una scadenza così importante, le risorse del Pnrr, non si è neanche preparata". Sui consorzi di bonifica si consuma l'ennesimo attacco del leader di Sicilia Vera, Cateno De Luca contro la presidenza della Regione.

A dare il via stavolta è l'inchiesta della trasmissione Report, su Rai3 (in basso il video).

Ma cosa è accaduto? I consorzi hanno il compito di realizzare e gestire opere di difesa e regolazione idraulica, di provvista e utilizzazione delle acque a prevalente uso irriguo, interventi di salvaguardia ambientale. In Sicilia sono commissariati da anni dalla Regione. Partecipano al bando Pnrr varato dal Ministero dell’agricoltura per migliorare la gestione delle risorse irrigue, presentano 31 progetti per oltre 400 milioni di lavori sulla rete irrigua siciliana. Risultato? Bocciate tutte le domande. Unico caso in Italia.

"Lei come si è sentito da presidente di questa Regione siciliana a vedersi bocciati tutti i progetti?", è la domanda del giornalista al presidente della Regione Nello Musumeci. La risposta: "E' normalissimo, è normalissimo che un ente non dotato di personale tecnico possa non adottare progetti alla perfezione, tanto è vero che riproponendo una parte di quei progetti sono stati approvati uno per 7 milioni 833mila e l'altro per circa 10 milioni". “Ma non con i soldi del Pnrr...”, eccepisce il giornalista di Report. E a quel punto Musumeci è costretto ad ammettere: “Sono fondi Fsc. Ma il problema è il fondo?”. Infine, messo alle strette e comparato alla Calabria che è riuscita ad avere il maggior numero di progetti ammessi, parte la più classica delle giustificazioni: "E' colpa dei governi che ci hanno preceduto". 

Sul caso promette ora battaglia Cateno De Luca. "Domani ne riparleremo nel dettaglio di questo caso, così come per quanto riguarda la questione rifiuti, perchè non è normale avere deficienti che ci governano e che scaricano la responsabilità su quelli che c'erano prima, non hanno fatto niente e continuano a non fare nulla. Altro che la censura a Ficarra e Picone".  

L'attenzione è puntata ora non solo ai Consorzi di bonifica ma anche alla questione rifiuti che ieri ha infiammato l'Ars, costringendo l'assessore all'Energia Daniela Baglieri ad ammettere che qualcosa non va nel modo in cui la spazzatura viene "trattata" in Sicilia. "La gestione dei rifiuti è frammentata: nei singoli territori coesistono Aro, Ati in liquidazione, Srr e Comuni. C'è una situazione altamente frammentata che non fa che agevolare le asimmetrie informative tra gli attori che dovrebbero, invece, individuare delle azioni propulsive", ha detto Baglieri, riferendo all'Ars sull'emergenza rifiuti. "Questa frammentarietà non giova ai fini della pianificazione".

E anche qui sono piovute le critiche sulla gestione Musumeci. "In questo momento la Sicilia è allo stremo e le città sono invase dai rifiuti, non possiamo accettare discorsi di programma: è il momento del consuntivo", ha detto il capogruppo di Forza Italia all'Assemblea regionale siciliana, Tommaso Calderone, in Aula dopo l'intervento dell'assessore Baglieri. "La Sicilia non può accettare tutto questo - ha aggiunto - I due termovalorizzatori servono ma da soli non risolvono il problema che in questi cinque anni non è stato risolto. Oggi bisogna certificare il nostro fallimento".

Ma non fa sconti a nessuno neanche sulla questione rifiuti l'ex sindaco di Messina. "Calderone ha certificato ora il fallimento ora sul ciclo dei rifiuti. La domanda è: noi a gennaio scorso avevamo presentato una mozione di sfiducia, avevamo detto che questo governo avrebbe fatto solo danno rimanendo in carica e avevamo chiesto l'elezione anticipata. Non è stata presa in considerazione. Oggi la Banda Bassotti politica certifica il fallimento di Musumeci. Cosa sta succendendo? Se i capigruppo della maggioranza si esprimono così è ovvio che c'è una operazione complessiva che porta ad additare la responsabilità su Musumeci per affrancare chi lo ha sostenuto. Eh no, non funziona così - ha concluso De Luca rivolgendosi direttamente all'onorevole Calderone - hai detto cose sacrosante ma sei fuori tempo massimo. Perchè per tutto questo tempo avete continuato a governare con Musumeci e vi siete spartiti i posti".

L'inchiesta di Report sui consorzi di bonifica

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Consorzi di bonifica e rifiuti, De Luca infiamma il dibattito: "Persi 400 milioni e dobbiamo sentire sghignazzare Musumeci"

MessinaToday è in caricamento