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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Piano per la gestione rifiuti bocciato, De Luca: “Consiglieri da asini volanti a pupi nelle mani dei pupari”

E' scontro dopo il no del consiglio comunale all'aumento della Tari. Il sindaco parla di faida politica. Oggi l'incontro tra il vicensindaco Carlotta Previti, l'assessore Musolino e i vertici di MessinaServizi per individuare le attività che potranno ancora essere garantite e quelle che invece dovranno essere ridotte

E’ uno scontro solo all’inizio quello che si è aperto dopo la seconda bocciatura del piano Tari. “Si è consumata una faida politica guidata dai nani della politica che hanno sempre una visione corleonese”, è il commento del sindaco Cateno De Luca dopo il no del consiglio comunale.

De Luca è tornato stamani sulla vicenda accusando il consiglio comunale di aver creato un danno alla città.

“I nani si sono incontrati e hanno stabilito in nodo trasversale di dare questo colpo – ha detto - Quando ora ci impedite di avviare le iniziative, dallo spazzino di quartiere a quant’altro, non fate altro che vendicarvi. E’ vero che il nostro piano complessivo prevede la riduzione della Tari ma solo dopo aver completato la strategia”.

“Prima li chiamavo asini volanti ora li chiamo pupi nelle mani dei pupari”, ha detto De Luca rivolto ai consiglieri comunali, in particolare con chi fino ad ora aveva sostenuto l’attività amministrativa.

De Luca ha poi invitato al confronto il 4 agosto alle 20.30, quando a Villa Dante sarà presentata la relazione per il terzo anno di attività.

Ieri era toccato al vicesindaco Carlotta Previti e all’assessore alle Politiche Ambientali Dafne Musolino commentare quanto accaduto in consiglio.

“Ci dispiace se non potremo garantire lo spazzino di quartiere nei villaggi – hanno detto Previti e Musolino - come ci eravamo impegnati a fare, ma i soldi per assumere gli spazzini erano in questo Piano Tari che il Consiglio, (o meglio, una parte del Consiglio) anteponendo la battaglia politica ai diritti dei cittadini, ha preferito bocciare con il solo scopo di contrastare l’attività dell’Amministrazione”.

Oggi vicensindaco e assessore incontreranno i vertici di Messinaservizi per individuare i servizi che potranno ancora essere garantiti e quelli che invece, venendo a mancare i 5 milioni di aumento, dovranno essere ridimensionati o ridotti.

“Ci rammarica che il Consiglio abbia perso l’occasione per dimostrare di avere a cuore le sorti della città, e altrettanto che il Consiglio (sempre quella parte che oggi si è resa responsabile di una becera politica di interesse) nel tentativo di disconoscere i successi ed i traguardi raggiunti  dall’Amministrazione De Luca, primo fra tutti il raggiungimento della quota del 45,19% di RD, cerchi di sabotare l’intero servizio di gestione integrata dei rifiuti, ma al tempo stesso ringraziamo questi 13 consiglieri che oggi hanno votato no, perché finalmente hanno gettato la maschera dimostrando che a loro non interessa nulla della raccolta dei rifiuti, non interessa nulla se da domani 130 persone che potevano essere assunte come spazzini non lavoreranno, non interessa nulla se per garantire la gestione delle ex discariche comunali il Gestore dovrà operare dei tagli su altre voci di bilancio, perché l’unica cosa che conta per questi 13 consiglieri comunali è combattere De Luca ad ogni costo, anche quando a rimetterci è solo la città”.

La pensano diversamente i consiglieri che si sono opposti all’aumento. Tra questi i pentastellati

Andrea Argento, Cristina Cannistrà, Paolo Mangano e Giuseppe Fusco per i quali la proposta di aumento della Tari rappresentava “una vera e propria beffa per tutta la cittadinanza, a fronte dei tanti disservizi, delle scelte illogiche e dello stato precario in cui è ridotta Messina”.

I consiglieri del M5Stelle hanno messo in evidenza anche il dato politico: “il sindaco non ha più alcuna maggioranza – si legge in una nota -  con la loro espressione di voto, i tredici consiglieri comunali che si sono schierati contro l’aumento della Tari hanno ribadito l’importanza della democrazia e delle funzioni imprescindibili del Consiglio, schierandosi al fianco di tutti i messinesi.

Adesso, a fronte del voto in Aula, dei servizi indecenti e della pioggia di appalti a ditte esterne, è giunto il momento che l’Amministazione si assuma tutte le responsabilità di una gestione disastrosa, ma siamo certi che anche questa volta sapranno trovare il nemico di turno e il capro espiatorio a cui addebitare le loro colpe”.

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