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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Lavoratori in bilico alla Messinaservizi, Musolino: "Chiedano conto al consiglio comunale"

L'ex assessore polemica con il segretario della Uil che ha espresso preoccupazione sul futuro delle maestranze e della raccolta porta a porta. Ma Barresi contrattacca: "Che l’amministrazione si sia dimessa anticipatamente, per scelte ed ambizioni elettoralistiche,  lasciando in sospeso la procedura di stabilizzazione delle maestranze, ci appare cosa palese e poco cambia"

Botta, risposta e controreplica. Si riaccende lo scontro sul servizio di raccolta differenziata tra l'ex amministrazione De luca e la Uil che ha lanciato l'allarme sulla scadenza 31 maggio del contratto dei lavoratori a tempo determinato della Messina Servizi Bene Comune.

A replicare è l'ex assessore Dafne Musolino che ha accusato il segretario generale del sindacto Michele Barresi di non perdere occasione "per attaccare l’amministrazione De Luca nel tentativo di strumentalizzare i fatti e diffondere paure infondate. Il futuro delle maestranze - assicura la Musolino - è salvo grazie all'adozione tempestiva di tutti gli atti necessari a garantire la prosecuzione del rapporto di lavoro dei 140 lavoratori a tempo determinato che sono impegnati nel servizio di raccolta differenziata.

"Già a gennaio 2022 - spiega l'ex assessore -  il Comune di Messina, Socio Unico della Messina Servizi, aveva deliberato nell’assemblea la proroga dei contratti dei n. 140 lavoratori fino alla naturale scadenza, con l’obiettivo della loro stabilizzazione, confermando un impegno che era stato assunto già nello scorso mese di luglio 2021 allorquando, pur di salvare il posto di lavoro di questi lavoratori, lo stesso sindaco De Luca adottò, con propria determina, il Piano Tari 2021, che era stato bocciato dal Consiglio Comunale per bieche manovre politiche a discapito dell’efficienza del servizio e dell’interesse della stessa collettività. Barresi è perfettamente a conoscenza del fatto che il PEF 2022 della Messina Servizi è stato trasmesso alla SRR Messina Area Metropolitana nei primi giorni di febbraio e, dopo avere ottenuto l’approvazione tecnica da parte dell’Ente di controllo territoriale, il Dipartimento dei Servizi Tributi, unitamente a quello dei Servizi Ambientali, ha formato e trasmesso la Delibera per l’approvazione del Piano Tari 2022 al Collegio dei revisori dei Conti, che ha espresso parere favorevole. Da febbraio, dunque, siamo in attesa che il Consiglio Comunale calendarizzi la discussione per l’approvazione del Piano Tari 2022, dotando la Messina Servizi delle risorse necessarie per procedere alla stabilizzazione dei lavoratori. Al segretario Barresi, quindi, consigliamo vivamente di interpellare il Consiglio Comunale sulle ragioni per le quali proprio oggi il civico consesso ha approvato il previsionale 2023 senza approvare il Piano Tari, la cui spesa è ovviamente ricompresa nel Bilancio di Previsione. Ci auguriamo - continua Musolino - che la mancata discussione nella seduta odierna del Piano Tari 2022 non costituisca l’ennesima espressione delle bieche manovre politiche di cui si è reso autore questo Consiglio Comunale, che più volte ha dimostrato di non tenere in alcun conto i diritti dei lavoratori del comparto rifiuti e che stavolta, secondo quanto ci è stato fatto intendere, attenderebbe una ipotetica proroga al termine del 30 aprile per l’approvazione del Piano Tari 2022 con l’unico ed evidente obiettivo di abbandonare i lavoratori al loro destino e mettere in crisi il servizio di raccolta differenziata. Una simile azione - conclude - oltre alla efferata scelleratezza politica, dimostrerebbe ancora una volta la spietata natura di alcuni consiglieri comunali sulla quale gli elettori non mancheranno di esprimere il loro giudizio con il prossimo voto di giugno".

Non si è fatta attebdere la controreplica della Uil: "Dispiace che l’amministrazione De Luca, per tramite dell’ex assessore Dafne Musolino, si senta “attaccata” da giuste legittime e puntuali segnalazioni della Uiltrasporti che, ci consenta, ha comprensibili timori per il futuro occupazionale di 140 lavoratori - è la nota del sindacato -  Non finiremo mai di abituarci ai modi poco democratici dell’ex amministrazione, ma l’unica cosa che ci importa è la garanzia del servizio porta a porta e la trasformazione dei contratti a tempo indeterminato di questi lavoratori. Che l’amministrazione si sia dimessa anticipatamente, per scelte ed ambizioni elettoralistiche,  lasciando in sospeso la procedura di stabilizzazione delle maestranze, ci appare cosa palese e poco cambia la replica, su commissione, dell’assessore uscente che ancora una volta scarica le responsabilità sul consiglio comunale. L’ex assessore dovrebbe ricordare che il termine per l’approvazione del Piano finanziario Tari è fissata al 30 aprile, ma non perde occasione per strumentalizzare il ruolo del civico consesso. Ovviamente abbiamo già da tempo incalzato il consiglio comunale sulla questione - conclude Barresi - tanto che l’appello del sindacato era rivolto al Commissario Straordinario del Comune, Leonardo Santoro. Ciò che ancora non risulta chiaro, e qui la memoria ci aiuta, è il perché occorra l’incremento ulteriore della Tari, ed altri balzelli per i cittadini messinesi ,  per la stabilizzazione di questi lavoratori, i cui costi erano già previsti nella Tari 2020, ma auspichiamo che, ribadiamo fuori dall’agone elettorale, il consiglio comunale ed il commissario sappiano trovare rimedio".

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