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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Rifiuti, I 5 Stelle tuonano contro l'amministrazione: "Prima di alzare le tariffe si pensi ai 40mila evasori"

Il gruppo pentastellato messinese intervene sulla querelle Giunta-Consiglio sulla votazione del piano economico dei rifiuti. "Proposta inammissibile per i cittadini"

I 5 Stelle non fanno sconti nel criticare l'amministrazione comunale sulle gestione dei rifiuti mentre la discussione sul nuovo piano tariffario si infiamma. Dopo la querelle tra giunta e consiglio, legata al rinvio della votazione dell'importante atto, il gruppo consiliare pentastellato torna a sottolineare le lacune nel servizio di smaltimento rifiuti, scerbatura e spazzamento, puntando il dito contro la mancata lotta agli evasori. Ieri in Aula la seduta si è protratta fino alle 21,dopo un primo rinvio del pomeriggio. Tre gli emendamenti presentati per ammorbidire l'aumento del 9% sul costo della nuova Tari con maggiori aiuti alle fasce deboli. 

Una frenata, fatta in seguito allo slittamento del termine ultimo per votare l'atto, che non era però piaciuta al vicesindaco Previti e all'assessore Musolino. Entrambe avevano attaccato il Consiglio in una nota, a cui dopo il presidente Cardile replicano quindi i 5 Stelle. 

"Ancora una volta, come da prassi, scaricano sugli altri tutte le loro responsabilità, mentre al contrario sono lestissimi ad accaparrarsi meriti che non gli competono. Se lo mettano bene in testa: la colpa non è del Consiglio, "di quelli che c'erano prima', della Regione o del Governo, ma solo edesclusivamente la loro".

Poi l'accenno alle condizioni della città. "In questa sede - spiegano - non abbiamo intenzione di entrare nel merito di come è ridotta Messina, perché è una situazione sotto gli occhi di tutti: immondizia, disservizi, ritardi, interventi di scerbatura assenti e operazioni di spazzamento che latitano da settimane. Il risultato? Una città intera sprofondata nel degrado, anche a causa di adottare il porta a porta su un territorio comunale che è fra i più estesi di tutto il Paese".

“Da anni - proseguono - assistiamo a un costante aumento della Tari che ha fatto di Messina una delle città più care d'Italia a fronte di un servizio che fa acqua da tutte le parti, e non ci interessa sapere in questo momento di chi sono le colpe (o presunte tali) per le quali si è deciso di tartassare i cittadini. Già in passato avevamo denunciato le carenze della lotta all'evasione, avanzando delle proposte che (come sempre) non sono state prese in considerazione. A fronte di circa 100000 contribuenti, ricordiamo, ci sono circa 30/40mila utenti fantasma che il Comune non è riuscito emmeno ad individuare, malgrado i vari proclami e le solite sceneggiate su Facebook". 

I 5 Stelle intervengono sul paventato aumento delle tariffe della nuova Tari. "La domanda a questo punto sorge spontanea: vogliono migliorare i servizi per farli pagare a chi? Al cittadino su tre che paga le tasse? E con quali risultati? Intendono mettere una pezza al disastro attuale, di cui non hanno il coraggio di assumersi le responsabilità? Invece di gravare ulteriormente sui cittadini, pensino innanzitutto a recuperare i fondi degli evasori. Vogliamo ricordare le promesse in campagna elettorale sull'abbattimento della Tari da parte del primo cittadino? Fuffa allo stato puro, alla stessa stregua del tram volante, del Casinò a Palazzo Zanca e di tutto il resto. La proposta presentata è inammissibile e intollerante per i cittadini onesti che pagano le tasse". 

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