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Risanamento, respinti gli emendamenti dell'opposizione al Milleproroghe: polemiche sui costi dell'ufficio commissariale

Al Senato via libera al provvedimento del governo, bocciati i correttivi della Musolino di Sud Chiama Nord e della Cinquestelle Floridia che parlano di "poltronificio" e di una spesa per due anni di 500mila euro circa. Prossimo passaggio alla Camera

Via libera in Senato alla nomina dell'ufficio commissariale guidato dal presidente della Regione Renato Schifani per il Risanamento di Messina e che vedrà al suo interno la figura del subcommissario. A Palazzo Madama arriva l'ok al provvedimento governativo sostenuto dalla sottosegretaria Matilde Siracusano che prevede il passaggio di competenze dal prefetto (incarico a titolo gratuito) ai commissari (150mila euro l'anno per il subcommissario) con una spesa a carico dello Stato per due anni di circa 500mila euro per l'intero ufficio. Il subcommissario - a meno di sorprese - sarà l'ex presidente di Arisme Marcello Scurria. 

E le polemiche, tutte in salsa messinese, non sono mancate. La parlamentare di Sud Chiama Nord Dafne Musolino aveva presentato cinque emendamenti al decreto che sono stati respinti nonostante la compattezza dell'opposizione: i correttivi sono stati sostenuti da Pd, Cinquestelle, Gruppo Misto e Italia Viva in maniera unitaria. I Cinquestelle si sono astenuti soltanto sull'emendamento che prevedeva la nomina del commissario in capo al sindaco di Messina.

"Il Risanamento delle aree degradate pensato dal governo aggraverà le spese dello Stato - dichiara la senatrice Musolino - ringrazio l'opposizione per la compattezza dimostrata ai miei correttivi, non comprendo la scelta del governo che non ha voluto motivare in aula la propria decisione".

La Musolino aveva proposto di delegare al sindaco di Messina e non al presidente della Regione le funzioni di commissario, che il commissario straordinario possa nominare con proprio provvedimento, in aggiunta al contingente di sette unità, come subcommissario il sindaco del Comune di Messina; che l'incarico di subcommissario fosse a titolo gratuito e abbia durata fino al 31 dicembre 2024 e il mantenimento di tutti i progetti con i fondi previsti per la riqualificazione generale delle aree e dei residenti nelle proprie zone di origine senza trasferimento in altri quartieri dove con i finanziamenti che saranno utilizzati dai precedenti programmi verranno acquistati gli alloggi nel libero mercato. Emendamenti tutti respinti dalla maggioranza.

"L'ufficio commissariale che sarà guidato dal presidente della Regione è stato ideato come un "poltronificio" e non per realizzare i progetti capaci di superare la fase emergenziale senza costi per lo Stato, il Milleproroghe soltanto per il Risanamento di Messina prevede un aggravio di spesa a carico dello Stato, per tutti gli altri atti non sono infatti fissate coperture finanziarie" - commenta la senatrice di Sud chiama Nord al termine delle votazioni. 

Risanamento, l'annuncio della sottosegretaria Siracusano

Anche la senatrice messinese Barbara Floridia del movimento Cinquestelle aveva presentato un emendamento al Milleproroghe che chiedeva la proroga del Prefetto a rivestire il ruolo di Commissario Straordinario per il risanamento delle baraccopoli di Messina.

L'emendamento è stato bocciato dalla maggioranza "Che ha voluto così spogliare ancora una volta Messina - afferma la Floridia - di un ruolo di primo piano anche su questioni che riguardano la stessa città dello Stretto, la proroga del Prefetto di Messina, fino al 31 dicembre 2024, sarebbe stata una scelta di buonsenso, visto il suo ottimo operato di questi mesi e non avrebbe avuto senso cambiare, proprio in questo momento, la struttura commissariale. Per il bene di Messina si sarebbe dovuto dare continuità al lavoro già svolto. Grave è anche il fatto che abbiano trasformato la struttura in un "postificio". E’ un segnale molto preoccupante, visto che stanno scippando alla nostra città il coordinamento dello sbaraccamento, che rappresenta il punto di partenza della rinascita di Messina". 

La replica della Siracusano: “Spiace constatare che una parte dell’opposizione - stando alle parole delle senatrici Barbara Floridia e Dafne Musolino - ritenga che le risorse economiche impiegate per potenziare la struttura che dovrà accelerare le operazioni di sbaraccamento di alcune zone di Messina e dei 2mila messinesi che ancora vivono in mezzo alle fogne e sotto ai tetti in eternit siano uno spreco. Mi sarei aspettata un atteggiamento positivo, di condivisione, costruttivo nei confronti di un governo che dimostra attenzione e sensibilità verso la città di Messina. L’esecutivo proroga di un anno il commissariamento e il problema per l’opposizione sembra essere solo politico. Le baracche di Messina non dovrebbero essere terreno di scontro e di polemiche. E il governatore della Regione Siciliana, Renato Schifani, è il presidente di tutti i siciliani e non solo di una parte politica - come ho voluto precisare in Aula al Senato -, e saprà dunque guidare al meglio una struttura commissariale che grazie al decreto Milleproroghe sarà migliorata, rafforzata e con un sub commissario pronto a lavorare in sinergia con il commissario“.

Prossimo passaggio adesso alla Camera dove il voto al decreto Milleproroghe non dovrebbe ricevere ulteriori modifiche e dove - a quanto pare - non si svolgerà neppure confronto visto che il governo appare intenzionato a porre la votazione di fiducia. 

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