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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Aiuti e ristori, Gioveni: “Bilancio approvato ma non c'è traccia della Family card”

L'esponente di Fratelli d'Italia chiede di conoscere i motivi del ritardo nella pubblicazione dell’avviso pubblico per la quale sono state previste risorse pari a 6 milioni e 700.000 euro

Terreno di scontro fra consiglio comunale e sindaco che sollecitava l’Aula ad approvarlo in fretta per poter sbloccare gli aiuti economici alle famiglie. E’ il Bilancio di previsione 2021, approvato la scorsa settimana e indicato come strumento indispensabile per l’attivazione della “family card” per la quale sono state previste risorse pari a 6 milioni e 700.000 euro.

A distanza di una settimana dall’approvazione però, degli aiuti non c’è traccia. Lo scrive in una nota il consigliere comunale Libero Gioveni, che con una interrogazione segnala al sindaco che parecchi cittadini aventi diritto si chiedono legittimamente il perché ancora codesta Amministrazione non si sia attivata con il nuovo avviso che dovrebbe coprire le necessità alimentari almeno per il primo trimestre del 2021.

L’esponente di Fratelli d’Italia chiede di conoscere i motivi che ancora ostano alla pubblicazione dell’avviso pubblico per la nuova attivazione della family card destinata alle famiglie aventi diritto e quanto tempo ancora occorrerà, quindi, prima di poter far procedere i richiedenti con la presentazione delle istanze.

“Ad onor del vero – si legge nell’interrogazione - con l’occasione della presente, al netto degli aiuti economici ed agevolazioni per le imprese e per i commercianti (esenzione di acqua, Tari e occupazione suolo pubblico per un totale complessivo di poco più di 2 milioni di euro più 4 milioni di euro per il nuovo bonus che si spera venga subito attivato dopo l’ultimazione della prima procedura ancora in atto), si vuole rammentare che in Bilancio sono state previsti anche altri aiuti alle famiglie come l’esenzione dei fitti degli alloggi comunali (450 mila euro) e il rimborso dei contributi delle utenze (274 mila euro) e degli affitti (197 mila euro), misure queste ultime che evidentemente dovranno essere adottate a “rendicontazione”, ma per le quali si chiede di trovare soluzioni, ove fosse possibile, per evitare di far anticipare queste spese alle famiglie in un periodo di palese difficoltà”.

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