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Salta il voto sulle Partecipate, toni alti tra Felice Calabrò e la segretaria generale

Mancano i pareri dei revisori dei conti e non si sono potuti discutere gli emendamenti per la modifica degli statuti con la previsione dell’amministratore unico al posto dei CdA: tutto rinviato a mercoledì

Tutto rinviato a mercoledì mattina. Mancano i pareri dei revisori dei conti e quindi è saltato in Consiglio comunale il voto sulle Partecipate. Si doveva decidere il ritorno alla figura dell'amministratore unico al posto dei Consigli d'Amministrazione ma il presidente Claudio Cardile ha avvertito: "Non sono arrivati i pareri agli emendamenti che dovevano essere discussi oggi" quindi fumata grigia e rinvio di 48 ore. C'è stato, comunque, il tempo per un vivace scambio di battute tra il segretario generale Rossana Carrubba e il consigliere dem Felice Calabrò, anticipato dall'intervento del collega Alessandro Russo ("Non è possibile che il presidente di una società partecipata e di un movimento politico sia seduto al fianco del candidato sindaco della sua coalizione").

"Da tre anni e mezzo sbagliate le delibere - è stato l'attacco duro di Calabrò - Delibere errate in cui è stato previsto solo il consiglio d'amministrazione. Abbiamo sparato al sole, abbiamo colpito la luna”. La risposta della Carrubba è stata altrettanto decisa. "La figura dell'Amministratore unico è la regola ma si può nominare un CdA. Lo Statuto, approvato dal Consiglio comunale quando nessuno ha sollevato alcuna osservazione, ha previsto il Consiglio d'Amministrazione. Il CdA, quindi, è stata la scelta del Consiglio Comunale. lo ribadisco e rivendico di aver lavorato sempre per evitare che in Consiglio comunale si potessero approvare atti in violazione di legge"

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