Un pezzo benedetto della corda della Vara dello scorso 15 agosto. E tanto calore, declinato in termini di affetto oltre che di caldo. Ecco i regali che Matteo Salvini ha ricevuto oggi sotto il cielo di Messina, nel suo incontro con i candidati ed i simpatizzati della Lega-Prima d’Italia alla Marina del Nettuno. 

“Per noi – ha detto Salvini - la Sicilia conta e ci verremo dopo la vittoria del 25 settembre perché a farlo prima del voto sono bravi tutti. Ma sento che l'aria in giro è buona per la Lega, per il centrodestra, sento la fiducia dei siciliani e vinceremo sia elezioni regionali che le elezioni politiche”. 

Salvini, subito, guardando lo Stretto, prende di petto il tema del Ponte. “Dopo decenni di chiacchiere deve essere realtà – ha sostenuto – perché costa di più non fare il Ponte che farlo, ai siciliani non avere una mobilità rapida costa 5 miliardi all'anno e porterebbe nel mondo un'eccezionale immagine della bravura italiana, dell'ingegno, dell'ingegneria e del lavoro degli italiani. Oltretutto il costo ce lo ripaga anche l'Europa che ci dà una buona parte di soldi, con migliaia di posti di lavoro creati sia in Calabria che in Sicilia. Ma il Ponte da solo non basta, occorre completare la rete ferroviaria sia Sicilia che in Calabria”. 

Su Cateno De Luca, invece, non si sbilancia lasciando solo una battuta: “Non è un problema avere un terzo in democrazia, più gente si presenta al popolo meglio è”, le parole di Salvini che poi invece viene stuzzicato sulle ambizioni di leadership in caso di Governo di centrodestra. “Io penso che la Lega e il centrodestra unito siano una garanzia, sia con Schifani Regione Sicilia che con la nostra squadra a livello nazionale. Chi prenderà un voto in più avrà l'onore e l'onere di guidare questo Paese ma il premier non si sceglie al tavolino sul lungomare di Messina, lo scelgono gli italiani col voto del 25 settembre. Non nascondo che sarei onorato di presiedere il primo Consiglio dei Ministri”