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Santoro si insedia a Palazzo dei Leoni: "Azzeramento partecipate? Vedremo…”

La nomina alla Città Metropolitana dopo due giorni intensi ma l'attenzione è sempre per il Comune: “Abbiamo discusso con il personale di Palazzo Zanca, presto incontrerò il Consiglio comunale"

Due giorni intensi, i primi, vissuti nelle stanze del Comune da Commissario straordinario. L’ingegnere Leonardo Santoro ha preso “confidenza” con il ruolo e con le responsabilità che da poche ore gli sono state affidate. 

“Sono state giornate particolarmente intense – ha confermato parlando a margine dell’insediamento alla Città Metropolitana - è stato possibile incontrare il personale interno, sia quello della Polizia municipale che la dirigenza. Hanno rappresentato una serie di necessità immediate in termini di operatività ed ecco perché già da lunedì incontrerò il Consiglio comunale chiedendo di calendarizzare le delibere più urgenti per riavviare, intanto, la macchina dal punto di vista economico e di cassa e, a seguire, verranno attuate tutte quelle altre delibere necessarie per rimettere in moto l'intera macchina comunale”. 

Tra gli argomenti anche la possibilità di arrivare ad un azzeramento dei vertici delle partecipate.

“Mi deve essere rappresentato dal Consiglio comunale – ha specificato -  io non ho dato nulla di automatico. Come ho già dichiarato nella seduta di insediamento, intendo comprendere se le partecipate, con lo status attuale, garantiscono il servizio o meno ed in che termini. Se è quello richiesto tutto rimarrà immutato, se vi sono degli aggiustamenti da fare devono transitare attraverso delibere del Consiglio comunale”. 

Da Palazzo Zanca a Palazzo dei Leoni. Il Commissario straordinario Leonardo Santoro ha attraversato la strada per insediarsi alla Città Metropolitana. Anche nell’Ente di corso Cavour ci sono delle problematicità da risolvere ma Santoro, nelle sue prime parole d’insediamento, ha ricordato quale è il suo compito. Allora commissario non soltanto palazzo zanca con le sue problematicità ma anche la guida della città metropolitana degli enti ex province che sappiamo bene hanno subito una serie subiscono una serie di difficoltà cosa possibile fare qual è il suo compito 

“La norma prevede la contestualità delle azioni commissariali – ha detto – anche qui il primo step sarà accogliere le istanze relative alle criticità di azione della Città Metropolitana che derivano soprattutto dalla forte carenza di organico che impedisce uno svolgimento efficace e lineare dei servizi. Per questa ragione tra i primi provvedimenti vi è quello di avviare tutta una serie di adesioni a bandi nazionali per finanziamento di interventi, sia in area edilizia scolastica che in area territorio, per programmare o almeno evitare che venga persa la possibilità per il futuro da parte della città metropolitana di aderire a questi importantissimi programmi di finanziamento”.

Senza dimenticare che la Città Metropolitana è un ente fondamentale anche in chiave Pnrr.

“Fa da collante rispetto al territorio, con i 107 comuni più Messina capoluogo. L'obiettivo della Città metropolitana deve rimanere quello istituzionale di guida, per il territorio, in tutte quelle iniziative di messa in sicurezza, dalla viabilità provinciale all'edilizia scolastica ed a tutti quei servizi che sono comunque rimasti in capo alle Città metropolitane”. 

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